Addio a Gian Paolo Testa, ’guerriero’ della cultura

Nel ’60 fondò la Mostra internazionale del cinema libero di Porretta. Igor Taruffi ricorda battaglie e intuizioni: "Uomo poliedrico, in anticipo sui tempi

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"Un viaggio affascinante nella vita di un uomo che è riuscito ad affrontare ogni situazione, anche drammatica, con grande determinazione e convinzione, che gli hanno poi permesso di superare gli ottant’anni senza perdere la curiosità per ciò che gli succede intorno". Recitava così la presentazione, 12 anni fa, del libro ’Il compagno e la camicia nera. Istanti di storia italiana’ che Igor Taruffi, oggi consigliere regionale, scrisse su Gian Paolo Testa.

Ed è proprio Taruffi, oggi, a ricordare l’amico scomparso ieri a 94 anni (ne avrebbe compiuti 95 il 4 luglio) che fu protagonista di tante avventure culturali e di marketing territoriale (anche se allora la parola non esisteva). Già condirettore delle locali Terme, fondò nel 1960 con Rapaci, Zavattini e Grieco, la Mostra Internazionale del Cinema Libero di Porretta Terme – alternativa a Venezia – ente di cui è stato presidente, che a fine anni Sessanta si fuse con la commissione cultura e cinema del Comune di Bologna.

Da qui prese vita nel 1974 la Cineteca che negli ultimi mesi ha perso figure famigliari come quella di Vittorio Boarini (a novembre) e di Sandro Toni (a gennaio) e che ora piange Testa, definito da Gian Luca Farinelli, che lo ricorda con stima, "l’uomo delle istituzioni, come si diceva una volta, che credeva molto nella politica e nella politica culturale e non si metteva mai in scena, nonostante fosse davvero in anticipo sui tempi, soprattutto quando parlava dell’importanza della provincia e delle sue radici culturali, concetto su cui ha fondato una rivista all’avanguardia come ’Bologna Incontri’, la rivista di Renzo Renzi".

Per Taruffi, Gian Paolo Testa è stato uno di famiglia, un uomo dalle mille esistenze e con enormi intuizioni. "E’ stato amministratore sul territorio di Porretta e Granaglione, consigliere provinciale, presidente del Teatro Stabile di Bologna, dell’Ente Turismo, ha posto i primi rudimenti del turismo enogastronomico… Tutto questo tra gli anni Sessanta e Ottanta, e io, entrando giovanissimo a 23 anni, nel 2002, nella giunta del sindaco Sergio Sabattini che lui aveva promosso per primo, ho stretto con lui una intensa amicizia". E chiosa: "Che uomo poliedrico, una figura che ha intrecciato cultura, promozione turistica e attività amministrativa in anticipo sui tempi. Che ha militato nel Pci tutta la vita e fino a quando è diventato Pds, ma che ad un certo punto, quando nel 1999 Guazzaloca lo volle con lui, lui accettò". Domani dalle 10 la camera ardente nella sala del consiglio del Comune di Alto Reno Terme.

Benedetta Cucci

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