Addio al polo logistico di Altedo "Bene, troppi danni ambientali"

Verdi soddisfatti della decisione presa dalla Città metropolitana . La capogruppo Zamboni:. "Avrebbe portato altro traffico"

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I Verdi salutano con soddisfazione il definitivo tramonto del maxi polo logistico di Altedo. L’accordo territoriale fra Città metropolitana e Regione, che blocca nuovi insediamenti logistici nel bolognese, ha posato la pietra tombale su un progetto che – già bocciato dal consiglio comunale di Budrio, che aveva fatto saltare l’accordo tra i Comuni dell’Unione – "prevedeva un importante consumo di suolo, pari a 500mila metri quadrati, su aree agricole pregiate e delicatissime, dove si trovano le ultime risaie storiche del nostro territorio", spiega Silvia Zamboni, capogruppo di Europa Verde in Regione.

Non solo. L’hub di Altedo "avrebbe anche rappresentato un ulteriore polo di attrazione di traffico su gomma, con costi ambientali non sopportabili". L’area individuata, commenta la Zamboni, "distante solo pochi chilometri dall’Interporto, non è servita da collegamenti ferroviari". Il traffico merci in entrata e in uscita dal polo logistico "sarebbe quindi stato esclusivamente su gomma, andando ad appesantire ulteriormente" il nodo autostradale bolognese.

L’accordo territoriale non blocca, invece, il progetto del grande, nuovo polo logistico al servizio della mobilità delle merci che sarà realizzato nell’ex stabilimento Sos Beghelli di Crespellano, dismesso da circa 15 anni.

Si tratta di una piattaforma logistica di 91.500 metri quadrati di superficie coperta da destinare integralmente all’attività logistica, all’interno di un’area di circa 190.000 metri quadri adiacente

all’autostrada.

"Buona parte dell’area interessata dal progetto, circa 86.700 metri quadri, è però costituita da un terreno attualmente ad uso agricolo", afferma la Zamboni. Che ribadisce la contrarietà di Europa Verde all’intervento sull’ex Beghelli.

"Ci sembra un progetto più all’insegna della finanziarizzazione e della rivalutazione di terreni agricoli", afferma la Zamboni. Tradotto: "Sembra più un’operazione di speculazione finanziaria che di logistica vera e propria".

In generale, la vicepresidente del consiglio regionale promuove l’accordo territoriale Città metropolitana-Regione, "che va nella direzione auspicata di bloccare il consumo di suolo e le operazioni finanziarie e immobiliari ‘travestite’, oltre che di promuovere una logistica etica che metta al centro un’occupazione di qualità".

"Purtroppo – sottolinea la capogruppo di Europa Verde – la logistica continua troppo spesso a caratterizzarsi per un’occupazione precaria, di scarsa qualità e male remunerata".

Luca Orsi

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