Bologna: morto lo scrittore Valerio Evangelisti, re del fantasy

Malato da tempo, aveva 69 anni. Creò la saga dell’inquisitore Eymerich e la trilogia Nostradamus. L’impegno in politica con Potere al Popolo

Valerio Evangelisti, 69 anni, era nato e viveva a Bologna

Valerio Evangelisti, 69 anni, era nato e viveva a Bologna

Valerio Evangelisti se n’è andato ieri a 69 anni e il suo vuoto umano e artistico sarà tangibile. E’ stato lo scrittore di fantascienza e horror che ha superato i colleghi americani nelle vendite italiane, cosa che non era mai successa prima.

Era il 1994 quando Evangelisti e il suo spietato inquisitore Nicholas Eymerich sbaragliarono il mondo dell’editoria, con l’uscita sul numero 1241 della rivista Urania, del romanzo ’Nicolas Eymerich, inquisitore’, 15.000 copie andate bruciate. Questo inaspettato successo portò ad altri due romanzi dello stesso ciclo per la collana mondadoriana, ’Le catene di Eymerich’ del 1995 e ’Il corpo e il sangue di Eymerich’ del 1996, cui seguirono altri scritti con protagonista Nicolas Eymerich, un inquisitore domenicano realmente esistito, figura crudele, inflessibile, altero, tormentato, al servizio della Chiesa, ma con profonda cultura.

L’autore bolognese che diresse anche Carmilla online, divenne certamente una star più avanti scrisse un’altra trilogia bestseller, Nostradamus, ma non si comportò mai da celebrity letteraria, seguendo un credo esistenziale con forti radici nella sua fede politica: proprio nel 2021 si era candidato alle comunali come capolista di Potere al Popolo, secondo lui "forza di sinistra davvero nuova, senza dogmatismi e richiami a un passato tramontato".

È stato proprio ’Pap’, ieri, ad annunciarne la morte sui social: "Oggi è morto lo scrittore Valerio Evangelisti, da tempo malato. Inviamo il saluto delle compagne e dei compagni di Potere al Popolo. La storia di Valerio è la storia di un comunista. Una vita spesa per l’antifascismo, contro la guerra e per il socialismo. Una notizia che ci colpisce come un sasso. Valerio si è speso tanto in questi anni, a fianco delle lotte e nella costruzione di Potere al Popolo, trasmettendoci la sua cultura, la sua rabbia, la sua convinzione, che non lo ha mai fatto arrendere, nemmeno davanti a una lunga malattia".

Raccontò Evangelisti, a proposito dell’idea che lo portò a creare il personaggio di Eymerich: "Verso il 1988, dopo l’ennesimo concorso universitario naufragato, decisi di abbandonare la storiografia a cui mi ero dedicato fino a quel momento e di scrivere un romanzo dell’orrore. Passai in rassegna tutte le figure tipiche dell’horror cinematografico per scegliere quale inserire nella trama che avevo in mente: vampiri, licantropi, mummie ecc. Conclusi che di tutti i personaggi dei film horror uno solo aveva avuto scarse trasposizioni letterarie: l’inquisitore."

 

 

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