Addizionale Irpef, la giunta valuta l’aumento delle aliquote. I sindacati si mobilitano

Il sindaco Tinti chiarisce: "Ci sono trattative in corso, nulla è stato deciso"

Migration

Aumento dell’addizionale Irpef in vista a Castel San Pietro, ma i sindacati non ci stanno.

Il Comune termale, tra i pochi della Provincia dove l’aliquota non è ancora fissata a 0,80%, nei primi tavoli aperti con le organizzazioni dei lavoratori ha preannunciato l’intenzione di mettere mano all’aliquota Irpef, che attualmente è divisa in cinque scaglioni, portandola appunto a un fisso dello 0,80%.

Interpellato sull’indiscrezione trapelata, il sindaco Fausto Tinti (nella foto) si è mostrato decisamente infastidito: "Sono dispiaciuto che emergano da incontri ancora preliminari alcuni dei punti trattati con i sindacati", ha esordito piccato, prima di entrare nel merito, pur restando volutamente vago. "Ci sono trattative in corso – dice – stiamo ancora facendo tutte le valutazioni del caso, sarebbe del tutto prematuro rilasciare dichiarazioni su un percorso in divenire. Non abbiamo ancora depositato lo schema, ci sono ancora in programma diversi incontri e confronti. Ne parleremo più avanti, una volta che saranno state prese decisioni", ha tagliato corto il sindaco sull’argomento.

I sindacati, da parte loro, non si mostrano certo entusiasti: "Aumentare l’Irpef in un momento in cui le famiglie sono letteralmente bersagliate dagli aumenti di costi fissi quali le bollette e i carburanti ci pare quantomeno inopportuno", sentenziano.

È chiaro, ammettono i sindacati, "che quando si parla di aumento dell’Irpef si discute di un’incidenza per famiglia di 30-40 euro in un anno, ma il tema è appunto quello delle tempistiche. Serve un concreto aiuto da parte dei Comuni da mettere in campo per supportare le famiglie in difficoltà a pagare le esorbitanti bollette. Poi si potrebbe accettare un aumento dell’Irpef".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro