Adolescenti nel tunnel della droga

La lotta alla droga è l’emergenza che non finisce mai. Le leggi sugli stupefacenti sono troppo garantiste, nelle giravolte del codice finisce sempre che gli spacciatori di medio calibro tornano liberi. E riprendono a “lavorare”, perchè i clienti e i fornitori non mancano. Questo è un mercato dove domanda e offerta non conoscono crisi. I giovanissimi cadono nella trappola e ne subiscono le conseguenze fatali. Il luogo comune “tanto smetto quando voglio” non conta nulla: nella maggior parte dei casi è una balla colossale. L’ultimo episodio raccontato dalle cronache a Bologna è emblematico: una ragazzina di quindici anni, con vita e famiglia normali, in appena dieci mesi è finita nel tunnel della cocaina. Ha cominciato per gioco con un gruppo di amicizie sbagliate, e la breve trasgressione si è trasformata in dipendenza. Risultato: per pagare la droga ha venduto il proprio corpo allo spacciatore che la riforniva. L’hanno salvata i carabinieri di Corticella che hanno intuito il disagio della ragazzina e sono riusciti ad arrestare lo spacciatore. Questa storia è finita bene, ma chissà quante vicende analoghe restano nel buio. Sedici anni, secondo gli esperti, è l’età media per la prima assunzione, con cannabis e cocaina come sostanze più usate dai 13 anni. Uno scenario devastante confermato anche dalla Comunità di San Patrignano. La storia della studentessa di Bologna deve essere un allarme per tutti.

mail: beppe.boni@ilcarlino.net

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