Bologna, idea collegamento aeroporto-Fiera. Ma poi l’assessore Laudani frena

L’assessore parla di un nuova infrastruttura, dopo corregge il tiro: " C’è una discussione in corso con Ferrovie, ma per unire stazione e Tecnopolo"

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Bologna, 29 maggio 2022 - La città del futuro parte dal Tecnopolo. Dal parco tecnologico della città all’ex Manifattura Tabacchi, Bologna cambierà volto. Un percorso di innovazione che parte dalla Via della Conoscenza, 14 chilometri che collegano i principali poli di ricerca, e che ieri il sindaco Matteo Lepore (nella sua settimana da primo cittadino di quartiere al Navile) con l’assessore Raffaele Laudani hanno fatto in bicicletta lungo quella che diventerà una super ciclabile. E molto di più.

Proprio l’assessore all’Urbanistica nel presentare il progetto finanziato da 6,1 milioni di fondi Pnrr, rispolvera la vecchia idea di collegare l’aeroporto con la Fiera, magari proseguendo fino al Caab. Come? Creando una nuova infrastruttura, tra l’altro già immaginata in passato nella lunga storia dei progetti incompiuti della città: come l’ipotesi di allungare il People mover fino all’Expo e alla Regione per poi proseguire fino a Fico. Se una soluzione per il Caab è stata trovata poi con il tram, rimane aperto il nodo del collegamento tra il Marconi e la Fiera, passando per i poli scientifici del Navile. Un sogno che, tra l’altro, arriva in un momento delicato considerando che il People Mover, la navetta che collega stazione a aeroporto, potrebbe presto passare per il 70% in mani francesi che, dai rumors , avrebbero offerto 30 milioni di euro.

L’assessore, però, dopo aver raffacciato l’idea, a stretto giro fa retromarcia: "Non c’è un’ipotesi di nuova infrastruttura, l’obiettivo è collegare il Tecnopolo alla stazione". E in una nota del Comune, se da una parte conferma che c’è "la discussione con Ferrovie per poter usare il sedime (cioè il fondo sul quale sono posati i binari, ndr ) di una linea sottoutilizzata del Servizio ferroviario metropolitano", dall’altra spiega che "l’obiettivo è quello di collegare esclusivamente i principali poli scientifici della città, tra la stazione e il Tecnopolo".

Una precisazione che Laudani fa dopo aveva illustrato il disegno di città iper-collegata da una nuova infrastruttura della mobilità. Poi, la frenata: "Si tratta di una suggestione emersa nel dialogo con la stampa. Ma non ha alcuna concretezza, non c’è e non è nemmeno in previsione". L’assessore non si era sbilanciato su quale mezzo avrebbe potuto sfruttare questi binari ferroviari, Lepore ci aveva pure scherzato ("un tapis roulant"), ma aveva fatto un ampio ragionamento su come utilizzare un binario e "alcune delle stazioni lungo il percorso", collegando "l’aeroporto, passando per il Lazzaretto, la stazione, il Tecnopolo, la Fiera, l’area Caab".

Nell’attesa di capire come la città del futuro diventerà realtà e se la suggestione di Laudani, sebbene ieri esclusa, possa rispuntare con maggiore forza e concretezza in futuro, visto che in tanti vedono di buon occhio l’idea di collegare il Marconi con la Fiera e, quindi col Tecnopolo, l’amministrazione resta alla finestra per vedere come procederà la trattativa con il fondo Meridiam in vista dell’acquisizione del People Mover.

"Non entriamo nel merito di una negoziazione fra soggetti terzi – dice il primo cittadino – a noi interessa che un servizio pubblico importante come il People Mover funzioni e stiamo lavorando in questa direzione. Tutti quelli che possono dare una mano sono pregati di farlo".

Intanto, mentre il Tecnopolo prende forma, il progetto urbanistico di rigenerazione del quadrante nord-ovest della città prosegue. Obiettivo: rendere possibile un viaggio nella scienza non solo ai ricercatori, ma anche a cittadini, bambini e turisti. "È un progetto importante. Qualcosa di simile c’è a Valencia, Barcellona, New York: vogliamo rendere Bologna più bella e attrarre giovani", conclude Lepore.

Rosalba Carbutti

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