REDAZIONE BOLOGNA

Aeroporto di Bologna, nessun volo diretto per il Congo: malattia misteriosa, attenzione agli scali

Anche al Marconi è arrivata la comunicazione del Ministero della salute relativa ai punti di ingresso, il problema della tracciabilità di un passeggero aumenta se il viaggio prevede scali e viene cambiata compagnia aerea

Malattia misteriosa in Congo, innalzato il livello di attenzione negli aeroporti: comunicazione ricevuta anche dal Marconi; nel tondo, attività in un laboratorio analisi (foto archivio)

Malattia misteriosa in Congo, innalzato il livello di attenzione negli aeroporti: comunicazione ricevuta anche dal Marconi; nel tondo, attività in un laboratorio analisi (foto archivio)

Bologna, 6 dicembre 2024 - La richiesta di alzare il livello di attenzione, in seguito alla diffusione della malattia misteriosa in Congo, è arrivata anche all'aeroporto Marconi di Bologna. "Fare attenzione su tutti i punti di ingresso, in particolare modo per i voli diretti provenienti dal paese”: la comunicazione è arrivata questa mattina. Al momento non ci sarebbero delle misure particolari da applicare per il controllo dei passeggeri.

Della malattia si sa ancora poco, si tratta di un "morbo sconosciuto" che si manifesta con febbre, tosse, mal di testa e anemia. Si contano 70 decessi in Congo, tra le vittime si contano anche bambini. L'Italia ha quindi alzato il livello di attenzione sulla malattia: con una lettera inviata dal ministero della Salute, si chiede alle Usmaf, gli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera del ministero della Salute, "di fare attenzione su tutti i punti di ingresso, in particolare modo per i voli diretti provenienti dal paese".

A Bologna non sono previsti voli diretti dal e per il Congo, ma si può guardare il problema dal punto di vista delle triangolazioni nel caso in cui non vengano effettuati con lo stesso vettore. Per triangolazione si intendono gli scali: se un passeggero viaggia facendo degli scali, ma con la stessa compagnia il controllo è più semplice; se invece si cambia vettore, la tracciabilità diventa più difficile.

"La sorveglianza è attiva e monitoriamo costantemente la situazione senza allarmismi ma con la doverosa attenzione”, ha spiegato Maria Rosaria Campitiello, Capo Dipartimento della Prevenzione, della ricerca e delle emergenze sanitarie del Ministero della Salute in merito al focolaio di epidemia. “Il Ministero in modo responsabile si è attivato in via cautelativa richiedendo agli uffici periferici Usmaf di assicurare la dovuta attenzione nelle attività di controllo a cui sono preposti”. La notizia della diffusione di questa misteriosa malattia a ridosso delle feste di Natale, periodo in cui molte persone viaggiano anche in aereo, può creare delle preoccupazioni per chi si trova a frequentare gli aeroporti. La situazione potrebbe richiedere un Protocollo di emergenza con l'applicazione di una linea guida da seguire per evitare la diffusione della malattia? Oggi gli aeroporti hanno ricevuto la comunicazione dal Ministero della Salute e non sarebbero state ancora decise delle azioni particolari relative ai controlli. Secondo il Ministero della Salute Pubblica, dell'Igiene e della Previdenza Sociale del Congo a martedì' si erano ammalate 376 persone e 79 erano morte, il che conferisce alla misteriosa malattia un tasso di mortalità' estremamente elevato.