Aeroporto di Bologna, numeri in crescita. "L’estate promette bene"

Il presidente Postacchini guarda ai prossimi mesi con ottimismo. In aprile 724mila passeggeri. E da Roma 20 milioni di ristori per danni da Covid

Enrico Postacchini

Enrico Postacchini

Bologna, 11 maggio 2022 - Al ‘Marconi si guarda con ottimismo all’estate in arrivo. I dati di aprile fanno ben sperare: con 724.955 passeggeri, l’hub ha ridotto a -9% il divario con il 2019, ultimo anno pre-Covid. Intanto, l’aeroporto ha ottenuto dal ministero 20,9 milioni di euro, a compensazione dei danni subiti dalla pandemia nel periodo marzo-giugno 2020. "L’estate, che è la nostra alta stagione, sta partendo bene", commenta Enrico Postacchini, presidente del ‘Marconi’.

Come si è arrivati a questi numeri di traffico?

"La ripresa, dal punto di vista dei numeri, è dovuta alla somma dei viaggi leiseure con quelli business".

È già l’effetto dell’allentamento delle restrizioni sanitarie?

"La ripresa delle fiere e dei grandi eventi, a cominciare dal Gran premio di Formula 1, ha senz’altro aiutato. Purtroppo, alcune limitazioni anti-Covid ancora in essere rendono gli imbarchi un po’ macchinosi, con tempi più lunghi del normale".

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Il traffico sta tornando alle condizioni pre Covid?

"Ancora no. Nel senso che i voli di linea risentono ancora, per esempio, della chiusura dei collegamenti verso Asia e Cina".

Che prospettive ci sono?

"Difficile fare previsioni. Speriamo che il traffico di linea possa riprendere presto, per soddisfare le esigenze del territorio e delle nostre imprese, protagoniste nei mercati di tutto il mondo".

Di contro, si consolida il low cost.

"L’aumento percentuale del low cost, salito dal 60% al 75%, è dovuto anche alla mancata ripresa dei voli di linea intercontinentali".

Ryanair annuncia nuove rotte.

"Per loro siamo lo scalo più importante in Italia, dopo Bergamo, come volumi di traffico. Il nostro è un rapporto vicendevolmente profittevole e interessante".

La guerra in Ucraina ha riflessi negativi sul traffico del ‘Marconi’?

"No, perché sono coinvolti pochi voli. Quelli diretti verso Mosca e Kiev sono una decina alla settimana, meno del 2% del nostro traffico".

Quando si tornerà ai livelli di traffico pre pandemia?

"Dal punto di vista del numero di passeggeri, ci sono analisi internazionali che prevedono un ritorno alla normalità nel 2024 - 2025. Ma speriamo tutti che da questa crisi si possa uscire prima".

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