Aeroporto di Bologna verso la chiusura di notte. L’Enav: pronti anche subito

Il presidente Pasqualino Monti: "A oggi la richiesta ufficiale è lo stop totale. Nel caso, lo faremmo". E spunta il rischio di contenziosi. Scambi Lepore-Enac, ma il sindaco vuole tirare dritto

"Guardi, noi siamo una società che eroga servizi, siamo dunque un po’ di ‘rimbalzo’, per così dire, ossia se ci chiedono di erogare il servizio lo eroghiamo, se ci chiedono di chiudere subito, noi smettiamo. Abbiamo ora una situazione per la quale c’è il sindaco del Comune di Bologna che ha chiesto ufficialmente al gestore aeroportuale, ad Enac ed Enav di sospendere i voli al Marconi tra le 11 di sera e le 6 del mattino". A spiegare quello che sta accadendo in queste settimane è Pasqualino Monti, il numero uno di Enav. Lo sfondo è noto: Lepore ha chiesto agli enti aeroportuali di ‘spegnere’ il Marconi di notte per tutelare "la salute dei residenti", come detto dal sindaco.

Il sindaco di Bologna ha chiesto lo stop totale ai voli notturni sulla città
Il sindaco di Bologna ha chiesto lo stop totale ai voli notturni sulla città

Per ora invece il gestore a Enav, ufficialmente il 15 maggio, ha chiesto la possibilità di capire se esistono rotte alternative che abbattono il rumore e quindi mitigano il problema. Ma su questo Monti è chiaro. "Una procedura di verifica come quella che ci chiede il gestore non è come chiudere una strada, ci vogliono studi sulla sicurezza dello spazio aereo, a maggior ragione a ridosso della delicata stagione estiva – sottolinea il numero uno dell’Ente nazionale per l’Assistenza Volo –. Certo, ci stiamo lavorando in maniera approfondita e veloce, anche considerando il fatto che il Marconi ha avuto uno sviluppo importante. Servono garanzie sulla sicurezza di nuove possibili rotte che non impattino nella fascia protetta".

Il dettaglio sui tempi. "All’Icao (l’organizzazione internazionale per l’Aviazione Civile) vanno pubblicate tutte le rotte, con il trasferimento dei dati si va al 15 giugno. Per la pubblicazione servono almeno 45 giorni, quindi tra una scadenza e l’altra si arriva a settembre. Le tempistiche sono rigorosissime. Se poi – conclude Monti – ci chiedono di chiudere subito, non possiamo fare altrimenti".

Secondo alcune indiscrezioni, invece, ieri ci sarebbero stati nuovi contatti tra Lepore e il presidente dell’Enac, Pieluigi Di Palma, che sempre ieri sul Corriere Bologna ha già dato un sostanziale ok allo stop dei voli notturni del Marconi, confermando il via libera del ministero dei Trasporti. Ma dall’Enac sarebbe arrivata a Palazzo d’Accursio una richiesta di modifica del ‘metodo’ comunicativo, per passare da una richiesta di una chiusura netta dello scalo per sette ore a un accordo che preveda la modifica di alcune rotte, 6-7 voli, un punto di caduta che sarebbe raggiungibile sempre in sede di commissione aeroportuale, che parlerà della chiusura del Marconi già dopodomani, lunedì.

Lepore però vuole tirare dritto, quindi è probabile che a breve si arrivi alla chiusura totale. E questa concretissima eventualità, secondo i rumors, potrebbe portare a quasi certi contenziosi con le compagnie colpite, anche nel mondo dei cargo. Insomma, conseguenze ci saranno, bisognerà vedere se, come pare, il sindaco andrà fino in fondo.

Ieri lo stesso Lepore lo ha ribadito: "La nostra richiesta è chiara". E Bignami ha chiosato: "Il ministero è d’accordo con quel che dice il Comune – ha detto dal Pilastro –, ma è importante che il Comune faccia un po’ di chiarezza, ci dica bene cosa vuole fare. Ci è sembrato più il tentativo di accontentare le ali estreme di una sinistra ambientalista che chiedeva dei segnali, e conseguentemente il Comune ha voluto darglieli senza però volere andare fino in fondo. Serve chiarezza, non giochetti".

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