Affitti, Università in campo: "Contributi agli studenti"

L’Alma Mater prevede aiuti per l’affitto: "Pagheranno 100 euro in meno". La misura riguarderà 600 fuori sede per contratti di locazione di 10 mesi

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Bologna, 21 luglio 2022 - Bologna città universitaria alle prese con il nodo affitti per gli studenti. Da qui, nell’ambito del patto siglato da Comune, città metropolitana e Università di Bologna, l’Alma Mater scende in campo. E, per la prima volta, mette in pista contributi per gli affitti degli studenti fuori sede, sempre più complicati da trovare in città e spesso molto cari.

In campo (si attende solo il via libera del cda il 26 luglio) ci sono 600mila euro, da assegnare a 600 studenti dell’Alma Mater. Considerando i contratti da 10 mesi "sono 100 euro di affitto in meno al mese, che non è poca cosa", sottolinea il delegato dell’Ateneo per gli studenti Federico Condello.

Requisito necessario è avere un Isee tra i 24.335,12 e i 28.000 euro, in pratica la fascia di reddito immediatamente superiore a quella coperta dai contributi di Ergo per gli studenti fuori sede. "È un contributo inedito per l’Unibo. Del resto, ogni aiuto che va nella direzione degli studenti è un investimento che Bologna fa su se stessa", spiega ancora Condello illustrando la misura nell’ambito dell’accordo metropolitano sui canoni concordati.

«Questo – aggiunge – è l’inizio di un processo che speriamo porti a soluzioni continuamente migliorative". Un processo in parte criticato da Enrico Rizza, in rappresentanza dell’associazione sindacale dei piccoli proprietari di Bologna e provincia, che lancia una mini-frecciata a Condello, ricordando che "gli aiuti previsti sono solo per gli studenti, mentre sono i proprietari che affittano...". Il delegato Unibo degli studenti non raccoglie ("sono gli studenti la nostra missione"), e insiste sul nodo affitti che resta uno dei problemi più urgenti in città, soprattutto a fronte del ritorno delle lezioni in presenza.

Per aumentare l’offerta, i nuovi iscritti all’Alma Mater saranno anche informati sui contratti a canone concordato, oggi non molto diffusi. È un contratto "purtroppo sotto utilizzato per gli studenti, ma vogliamo invertire questo trend", assicura la vicesindaca Emily Clancy.

Intanto, nell’attesa dell’inizio dell’anno accademico, l’ateneo plaude alla norma anti-discriminazione contenuta nel patto metropolitano che difende gli inquilini.

"Abbiamo un afflusso sempre maggiore di studenti internazionali, soprattutto extra Ue", sottolinea infatti il delegato agli studenti dell’ateneo. "Erano l’8% degli iscritti lo scorso anno e spesso impiegano anche sei mesi in più a trovare una casa, tra problemi linguistici e altre difficoltà".

ros. carb.

 

 

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