Ageop, via alla raccolta fondi per il giardino ai piccoli malati oncologici

Torna ‘#lottoanchio 2021', la campagna di sensibilizzazione nella giornata mondiale contro il cancro infantile: adotta una zolla o acquista una lasagna d'asporto per partecipare

La campagna Ageop

La campagna Ageop

Bologna, 1 febbraio 2021 - Torna con la sua settima edizione ‘#lottoanchio 2021', la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi di Ageop Ricerca dedicata alla giornata mondiale contro il cancro infantile. Nata per esprimere le esigenze più profonde dei piccoli pazienti e per promuovere la partecipazione della comunità nella battaglia contro la malattia, quest’anno l’obiettivo della raccolta prevede il raggiungimento di 30.000 euro per l’acquisto del giardino di Casa Gialla.

Finito l’isolamento ospedaliero, infatti, il luogo verde della struttura rappresenta un ritorno alla vita per i bambini, costituendo un elemento naturale fondamentale nel percorso dei pazienti. Così, alla sfida per raggiungere un milione di euro entro aprile per l’acquisto della struttura, si aggiunge - ‘a modello matrioska’ - anche quella dedicata all’area verde.

“Casa gialla rimane più che attinente al tema di questo anno, cioè quello dell’accesso alle cure. Questo perché è proprio attraverso la nostra struttura che diamo l’opportunità di fornire ai bambini un luogo sicuro, continuando un percorso che allo stesso tempo aiuti i bambini e le famiglie a sentirsi a casa – sottolinea Francesca Testoni, direttrice Ageop -. Cosa rappresenta, in questo senso, il giardino? Se la casa permette la vita, l’area verde ne aumenta la sua qualità. Sentire l’aria sulla faccia, vedere i colori, giocare con la terra e poter correre è il loro desiderio più grande”.

Attualmente, l’edificio ospita ben cinque famiglie, ma nel corso della sua storia ne ha contate più di duecento, sottolineando l’importanza di un supporto concreto alla sanità pubblica nel territorio. “Gli ospedali sono strutture fondamentali per le assistenze, dove il bambino viene protetto. Casa gialla, però, è il luogo che meglio ci fa intendere quanto le relazioni siano importanti per l’efficacia di una cura, e che quest’ultima può essere praticata anche in un altro luogo che non sia ospedaliero ma comunque ben tutelato – ha spiegato Chiara Gibertoni, direttrice generale del Sant’Orsola -. Aumentiamo la qualità della vita sul territorio: in questi anni di attività, stiamo dando una mano alla ricerca e ci concentriamo sulla riabilitazione psicosociale, sull’assistenza e molto altro. La nostra speranza è quella di raccogliere fondi e tutta l’energia necessaria, perché è un progetto che ci aiuterà anche a capire come intendere la medicina del futuro”.

Per rendere la donazione ancora più partecipativa, sarà possibile – tramite un contributo – adottare una zolla del giardino, piantare un fiore o un arbusto così da lasciare il proprio segno nell’area verde tanto amata dai più piccoli. Inoltre, nei mesi di febbraio e marzo, sarà possibile partecipare alla raccolta fondi acquistando una lasagna d’asporto nei ristoranti sul territorio in collaborazione con Ageop (che verranno prossimamente elencati sul sito ufficiale), mentre il 15 febbraio il palazzo del Podestà e la facciata del Gozzadini saranno illuminate di verde in segno di solidarietà.   

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