Bologna, aggredisce due anziani e ruba la loro auto. Poi sperona una volante

La coppia si era fermata per soccorrere una donna in zona Ospedale Maggiore. Il 20enne è stato arrestato

Bologna, speronata un'auto della polizia (foto Dire)

Bologna, speronata un'auto della polizia (foto Dire)

Bologna, 27 luglio 2017 - Ha picchiato una donna, rubato l’auto a due anziani che si erano fermati per soccorrerla, e ha concluso la sua fuga speronando un’auto della polizia. A quel punto ha anche aggredito gli agenti che cercavano di bloccarlo, continuando a gridare e a scalciare anche dopo essere stato portato in Questura. Il protagonista della storia è un 20enne nigeriano senza precedenti, con un permesso di soggiorno per richiedenti asilo scaduto da qualche mese, che è finito in carcere a Bologna, in attesa della convalida dell’arresto, per rapina aggravata, resistenza, lesioni finalizzate alla resistenza, lesioni personali, e danneggiamento aggravato di beni dello Stato.

Tutto è cominciato alle 22.30 di ieri sera in viale Sabena, vicino a via Nanni Costa (la zona è quella dell’Ospedale Maggiore), quando il ragazzo, che un’ora prima si era fatto portare al Pronto soccorso lamentando dolori addominali e nausea, andandosene però prima di essere visitato, ha ripetutamente colpito alla testa con il suo zainetto una 46enne romena che portava a spasso il cane. La donna è  riuscita a scappare verso via dell’Ospedale, e lì ha fermato una Multipla con a bordo una coppia di anziani (il marito ha 82 anni, e la moglie 80), salendo a bordo. Il nigeriano l’ha però raggiunta e, approfittando del fatto che l’uomo era sceso per soccorrerla, ha ripreso a colpirla, costringendola a scendere e a fermare un’altra auto, il cui conducente l’ha accompagnata al Maggiore. È andata peggio ai due anziani: la donna è stata colpita con un pugno alla spalla, e il marito gettato a terra mentre cercava di prendere le chiavi dell’auto, che è stata poi rubata dal 20enne. I due sono stati ricoverati: l’uomo è ancora in osservazione, mentre per la moglie la prognosi è di cinque giorni.

Una volta impossessatosi della Multipla, il nigeriano si è dato alla fuga verso via Emilia Ponente. Prima ha tamponato una Lancia Y guidata da una 51enne, poi ha dato vita, assieme a una volante della polizia, che nel frattempo aveva ricevuto una segnalazione su quanto stava accadendo, a un vero e proprio inseguimento. Nonostante la sirena e gli ‘alt’ gridati al megafono, il 20enne non solo non si è fermato, ma ha proseguito la fuga anche muovendosi a zig-zag. Una volta giunto all’incrocio con via del Triumvirato, il ragazzo ha finto di accostare, per poi ripartire all’improvviso e colpire la volante sul lato del passeggero. A quel punto, l’agente che era alla guida è saltato giu’ dall’auto ed è salito sulla Multipla, prendendosi però due pugni al petto e cadendo a terra (per lui la prognosi è  di quattro giorni). Alla fine però, i due poliziotti sono riusciti ad ammanettare il nigeriano, che per tutto il tragitto, e anche dopo essere stato portato in cella in Questura, ha continuato a scalciare e a mordersi a sangue le labbra, tanto che alle 2.30 gli agenti hanno chiamato il 118. Inutilmente, però, perché il giovane, che a quanto risulta non era ubriaco né sotto l’effetto di droghe, ha rifiutato le cure.

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