Aggressione a Bologna: presa a pugni e calci in pieno centro

Di giorno, in Strada Maggiore. Il racconto di Eleonora: "Mi ha salvato un’amica che mi ha fatto entrare nel suo negozio"

La ragazza è stata aggredita mercoledì scorso alle 18 in Strada Maggiore

La ragazza è stata aggredita mercoledì scorso alle 18 in Strada Maggiore

Bologna, 13 aprile 2021 - Uscire di casa per una passeggiata in centro alle 18 di un mercoledì ed essere aggredita da uno sconosciuto. E’ successo a Eleonora F., 37 anni, commessa della nostra città, che sotto il portico di Strada Maggiore è incappata in uno sconosciuto che l’ha aggredita, spintonata e picchiata, tanto da finire all’ospedale.

E per fortuna che è stata soccorsa da un’amica che lavora in un negozio nella strada e che l’ha tirata dentro non appena ha realizzato cosa stesse succedendo, chiudendo fuori quello che d’altro e con conseguenze certamente ancor più gravi, sarebbe potuto succedere.

L'aggiornamento Picchiata in centro, denunciato l’aggressore

"Stavo parlando al telefono con un’amica proprio davanti alla vetrina del negozio – racconta Eleonora, ancora frastornata, impaurita, incredula – e a un tratto un uomo molto alto, rispetto a me che sono abbastanza minuta, mi è venuto addosso". E prosegue: "Istintivamente ho messo le mani davanti alla faccia per respingerlo e gli ho chiesto cosa facesse... non so cosa gli sia preso e in una frazione di secondi mi ha scaraventato contro la vetrina e mi ha tirato un calcio in pancia, facendomi sbattere contro la maniglia del negozio e un pugno in faccia, così ho sbattuto la testa... fortunatamente la mia amica mi ha tirata dentro terrorizzata... ancora rabbrividisco al pensiero di cosa sarebbe potuto succedere, perché lui non se ne andava, rimaneva fuori dal negozio finché, mi è stato detto, non è arrivato un poliziotto in borghese che lo ha allontanato.... ma ora lui è libero e in giro".

Eleonora è poi stata portata al pronto soccorso dal 118, dove hanno verificato che non aveva nulla di fratturato, se non tanto sangue che le usciva dalla bocca e dolori sul corpo.

E da mercoledì scorso non esce di casa, perché periste in lei l’incubo di ritrovarsi ancora faccia a faccia con quello sconosciuto "libero di aggirarsi indisturbato per la città perché, secondo la legge, visto che io sono viva lui non può essere arrestato", commenta Eleonora con frustrazione e tristezza.

Ieri la giovane donna doveva ripresentarsi al lavoro vista la riapertura dei negozi con la zona arancione, ma il ritorno è stato rimandato. "Non mi sento sicura da sola nemmeno in casa – afferma – e in negozio, a seconda dei turni, può capitare che io resti da sola, sinceramente non riesco ancora a fare questo passo, è un pensiero che mi mette molta ansa".

Lo scoramento è grande e Eleonora cerca di cancellarlo parlando della sua disavventura, rendendo partecipe tutta la comunità. Così ha deciso di fare, di farsi sentire, di ricevere ascolto. Un video su instagram dove si racconta a qualche ora dall’accaduto sta facendo il giro del web, dove son migliaia le persone che l’hanno visto e condiviso.

"Non voglio far finta di nulla – chiosa Eleonora- perché fatti come questo non devono essere intesi come normalità, è gravissimo non sentirsi libera di camminare nella propria città un pomeriggio della settimana ed è ancora più grave il fatto che io, appena dopo l’aggressione, quando raccontavo l’accaduto al 118, abbia detto che forse era colpa mia, che magari avevo fatto qualcosa per fare andare quell’uomo su tutte le furie... la paura è talmente tanta che ci fa sentire in colpa".

Ma le responsabili del 118 l’hanno rassicurata: purtroppo sono tantissime le donne che si auto accusano in situazioni del genere. Forse c’è un grosso problema sociale e di comunicazione rispetto ad accaduti così gravi. Eleonora F. ne è certa.  

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