CHIARA GABRIELLI
Cronaca

Aggressione a Ferrerio. I giudici: "Passalacqua voleva ucciderlo"

Motivazioni della sentenza di condanna in Cassazione. Il ragazzo bolognese massacrato è in coma dal 2022.

Motivazioni della sentenza di condanna in Cassazione. Il ragazzo bolognese massacrato è in coma dal 2022.

Motivazioni della sentenza di condanna in Cassazione. Il ragazzo bolognese massacrato è in coma dal 2022.

Davide Ferrerio aveva tantissimi sogni, passioni, una vita intera davanti. E tifava sfegatato il suo amato Bologna, vincitore quest’anno della Coppa, che i tifosi hanno dedicato anche a lui, pure se non poteva essere in piazza a festeggiare con loro, i suoi amici, che lui definiva fratelli. Perché Davide giace immobile su un letto d’ospedale, in coma irreversibile da quasi tre anni, quando, in vacanza a Crotone, fu massacrato per un tragico scambio di persona. Ora, i giudici della Cassazione scrivono la parola fine per una parte di quel delitto, quella che riguarda Nicolò Passalacqua, che pestò Ferrerio, all’epoca 22enne, lasciandolo a terra privo di sensi: Passalacqua ha colpito per uccidere, mette nero su bianco la Corte di Cassazione, prima sezione penale, nelle motivazioni della sentenza del febbraio scorso. E poi, invece che prestare soccorso si è dato alla fuga. Per questo, Passalacqua è stato condannato a 12 anni e 8 mesi per tentato omicidio.

"Una sentenza che farà scuola – spiega l’avvocato della famiglia Ferrerio, Gabriele Bordoni –, perché puntualizza quella che è la differenza fra il dolo alternativo e il dolo eventuale rispetto al delitto tentato, mettendo in chiaro che anche un solo pugno violento può essere ritenuto idoneo e univocamente diretto a cagionare la morte. La Cassazione scrive che è dimostrato in modo evidente che lui ha colpito per uccidere".

Il papà Massimiliano, la mamma Giusy Orlando e il fratello Alessandro stanno con Davide ogni giorno, continuando a sperare in un miracolo. Proprio ieri, Elena Riggio, la nonna del ragazzo, si è spenta dopo tanto strazio. "Non si era mai ripresa dopo la tragedia. E le sue ultime parole sul letto di morte sono state per Davide", sussurra Giusy. Quella sera di tre anni fa, Davide era a casa della nonna: l’ha salutata, vestito elegante, ed è uscito. "Da quel momento non l’ha più visto – racconta Alessandro Ferrerio –. Le hanno portato via un nipote. E, oggi, con lei se n’è andata un’altra parte bella di noi".

"Il dolore della famiglia è un dolore infinito", aggiunge Bordoni. Ora, tocca agli altri due coimputati, Anna Perugino e Andrej Gaju, si attende il passaggio in Cassazione. "Ma questa sentenza su Passalacqua fa ben sperare per quello che potrebbe essere l’esito per Perugino e Gaju".

Per il quinto uomo, Alessandro Curto, invece, assolto in Cassazione, il procedimento ora è radicato alla procura di Crotone per l’ipotesi di lesioni colpose gravissime.