Bologna, ragazza aggredita e molestata sull’autobus

Via San Vitale: la studentessa, 24 anni, era sul 14 a mezzanotte quando uno straniero l’ha bloccata e palpeggiata mentre un amico lo incitava

Aggressione sul bus a Bologna (foto d'archivio)

Aggressione sul bus a Bologna (foto d'archivio)

Bologna, 29 settembre 2021 - Con un braccio la teneva bloccata sul sedile. Con l’altro la toccava nelle parti intime, mentre l’amico lo incitava a violentare la ragazza, una studentessa di 24 anni, che l’altra sera, intorno a mezzanotte, era salita sul bus di linea 14 in via Massarenti per tornare a casa.

La violenza si è consumata a bordo del mezzo Tper e si è interrotta solo quando la ragazza è riuscita a chiedere aiuto all’autista. I due, stando alle descrizioni della vittima entrambi sui 30 anni, originari uno dell’Est e l’altro nordafricano, l’hanno seguita quando lei è salita sull’autobus, all’altezza del Sant’Orsola. Sul mezzo c’erano una ventina di passeggeri e l’uomo dell’Est si è seduto proprio vicino alla studentessa che era in fondo al bus, lontana dagli altri.

L’uomo, dopo averle cinto un braccio intorno alle spalle per bloccarla, ha iniziato ad abusare di lei, infilandole l’altra mano nei jeans, mentre l’amico lo incitava. Poi, nei pressi della fermata di piazza Aldrovandi in via San Vitale, i due hanno tentato di far scendere con loro la 24enne, per proseguire in strada quanto avevano iniziato. A quel punto lei, che fino a quel momento era rimasta impietrita dalla paura, è riuscita a divincolarsi e correre dall’autista.  

Non ha spiegato al conducente cosa le fosse accaduto, ma ha chiesto di poter rimanere vicino a lui. Finché l’uomo dell’Est non si è avvicinato a entrambi, minacciando l’autista e intimandogli di farsi gli affari suoi. A quel punto il dipendente di Tper, che aveva visto la ragazza terrorizzata, ma non sapeva cosa le fosse accaduto, ha detto all’aggressore di andarsene, altrimenti avrebbe chiamato la polizia, e ha aperto le porte.

Preoccupati dell’arrivo delle volanti, i due stranieri sono scesi di corsa dal bus e scappati via. A quel punto la ragazza ha trovato il coraggio e chiamato il 113. Gli agenti delle volanti sono arrivati in via San Vitale, la ragazza era in lacrime, in strada, visibilmente scossa. Ha raccontato ai poliziotti dell’accaduto, descrivendo i suoi aggressori. La pattuglia si è subito messa alla ricerca dei due, che si erano dileguati nelle stradine della zona universitaria, senza però riuscire a individuarli. È stato attivato il codice rosso per le vittime di violenza sessuale e la studentessa, formalizzata la denuncia, è stata riaccompagnata a casa.  

"Nella gravità della situazione – spiegano da Tper – la ragazza, rivolgendosi subito all’autista, ha fatto la cosa migliore. E anche l’autista, pur non conoscendo nei dettagli l’accaduto, si è comportato nel modo più adeguato alla situazione. Sul bus non si è mai soli, come sosteniamo anche con la nostra campagna ‘Insieme vediamo di più’, tesa proprio a evitare, attraverso la collaborazione degli altri passeggeri, borseggi e molestie".

I video ripresi dal sistema di sorveglianza interno al bus dovranno essere ora acquisiti dalla polizia. Uno degli aggressori è stato visto bene in faccia dall’autista, che potrebbe riconoscerlo.  

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