Bologna, aggrediti alla Montagnola mentre passeggiano con i cani

Brutta avventura per una coppia che finisce nel mirino degli spacciatori

Controlli della polizia alla Montagnola

Controlli della polizia alla Montagnola

Bologna, 26 agosto 2017 - "Dopo averci bloccato la strada, impedendoci di lasciare la Montagnola, i pusher hanno anche aggredito mio marito, minacciandolo con un bastone e buttandolo a terra". A raccontare il violento episodio, avvenuto mercoledì sera nel parco in pieno centro, sono Imran Abbas, pakistano di 30 anni, e sua moglie, una psicanalista cinquantenne, residenti proprio in via Irnerio. "Abbiamo due cani – racconta la donna –, una piccola pincher e Bosco, un meticcio di taglia media, adottato appena due settimane fa dal canile. Come ogni giorno, anche l’altro pomeriggio, con mio marito, siamo andati alla Montagnola, per portarli a fare una passeggiata. E come succede ormai da un po’, il gruppo di spacciatori centroafricani che staziona costantemente nel parco ha iniziato a insultare e infastidire mio marito".

Erano circa le 17,30 quando la coppia si è trovata a dover affrontare i pusher: «Sappiamo chi sono, come si chiamano e cosa fanno per campare, perché ogni giorno portiamo a passeggio qui i cani», dice ancora la professionista. «L’altro pomeriggio, uno di questi, impunemente, tagliava qualche sostanza sul muretto del parco – continua la signora –. Quando mio marito è passato con Bosco lui e i compari hanno iniziato a urlargli dietro insulti di tutti i tipi. Abbiamo anche chiamato la polizia per segnalare che la situazione era pesante. Erano circa le 18. Poi, un’ora dopo, è proprio degenerata».

Perché quando la coppia si avvia verso l’uscita della Montagnola in via Irnerio, il gruppetto gli si para davanti, per impedire ai due di lasciare il parco: "Ci volevano fare male, anche ai cani. Hanno sferrato un calcio a Bosco, era spaventatissimo – racconta la cinquantenne –. Poi uno ha afferrato un bastone e ha minacciato Imran, mentre gli altri hanno iniziato a strattonarlo, fino a buttarlo a terra, provocandogli un trauma alla schiena (sette giorni di prognosi). Io mi sono messa in mezzo per fermarli, ma non è servito".

A quel punto, erano le 19,15, la coppia ha chiamato di nuovo la polizia, ma quando gli agenti sono arrivati, con quattro volanti, del gruppo di nigeriani e gambiani non c’era più traccia. Alcuni stranieri fermi sulla scalinata del pincio sono stati controllati, ma non si trattava del gruppo che aveva aggredito la coppia. Uno di loro, però, un gambiano di 21 anni, è stato fermato per spaccio: aveva nelle mutande 8,45 grammi di erba. La coppia, giovedì, ha poi sporto denuncia per l’aggressione ai carabinieri della stazione Indipendenza. "Qui la situazione è ingestibile: gli spacciatori sono aggressivi, ci fanno paura. E i controlli non bastano. Non vogliamo dover cambiare le nostre abitudini", concludono i due.

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