NICOLETTA TEMPERA
Cronaca

Aggressione dei motociclisti in discoteca a Bologna, due ‘bandidos’ nei guai

Due trentenni tedeschi indagati per percosse dopo il pestaggio al Neo Le indagini della Squadra mobile, che ha inviato l’informativa al giudice di pace

I due bikers individuati dalla polizia grazie alle telecamere (foto di repertorio)
I due bikers individuati dalla polizia grazie alle telecamere (foto di repertorio)

Bologna, 17 settembre 2023 – Era stata una rissa da saloon. Erano volate bottiglie e sedie. E poi pugni, schiaffi e calci. Una scena da film, ma brutalmente reale, quella che, la notte dello scorso 23 luglio, si era consumata al Neo, gestione estiva del Numa. A pagarne le spese erano stati tre dipendenti del locale, due baristi e un buttafuori, finiti in ospedale. Ad accanirsi su di loro, alimentati dai fumi dell’alcol, alcuni membri dei Bandidos, gruppo internazionale di motociclisti che proprio in quei giorni aveva organizzato una manifestazione a Bologna, che aveva visto la partecipazione di oltre 2mila bikers provenienti da mezzo mondo.

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Adesso, al termine delle indagini portate avanti dalla Squadra mobile, due dei motociclisti coinvolti nella baruffa sono stati indagati, con l’accusa di percosse. L’informativa è stata inviata dalla polizia al giudice di pace. Si tratta di due trentenni tedeschi, identificati grazie alla visione delle immagini riprese dall’impianto di videosorveglianza della discoteca e riconosciuti dalle vittime. Con loro, quella sera, c’erano un’altra decina di bikers, che avrebbero avuto un ruolo marginale nella rissa e che si sono allontanati prima dell’arrivo della polizia, chiamata dal personale della discoteca.

Stando a quanto raccontato dalle vittime, che avevano sporto denuncia subito dopo i fatti, quella sera al Neo erano arrivati una quarantina di motociclisti. Il caos era iniziato alle 3,30, quando uno dei bikers aveva iniziato a insultare la cassiera del bar, ’colpevole’ di averlo fatto attendere, e dopo aver afferrato una bottiglia aveva fatto per per lanciargliela. Uno dei baristi, Fabio Antonino Murana, assistendo alla scena era allora intervenuto per cercare di placare il tedesco, ma l’uomo invece di calmarsi lo aveva minacciato, dicendo "Tu adesso muori". E subito dopo il barista si era ritrovato a terra, colpito con calci e pugni. La sua collega, nonché compagna, Alice Locati, aveva tentato a fermarli, finendo per essere picchiata anche lei. La sorte peggiore era toccata all’addetto alla sicurezza Alessandro Guiati che, nel tentativo di fermare la violenza, era stato preso a pugni, calci e bottigliate, rimediando 25 giorni di prognosi. L’arrivo della polizia aveva fermato l’aggressione, mettendo in fuga la banda.