Agricoltori e Arma, la lotta ai furti è tecnologica

I doni dell’associazione di categoria ai carabinieri: visore notturno e ’archivio intelligente’ per condividere i dati in tempo reale

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Tutto parte da un’idea di Luciano Bortolan, agricoltore di Malalbergo: "Una mattina ci siamo svegliati e tutta la mia via era stata svaligiata, tutti i vicini visitati dai ladri. Siamo andati dai carabinieri, che ci hanno detto che con quel buio, di notte, non erano riusciti a intervenire per fermare i malviventi". Si arriva così alla donazione da parte di Confagricoltura all’Arma dei carabinieri di una sofisticata telecamera con visore termico, che permette di rilevare al buio la presenza di esseri umani anche oltre gli ostacoli (per esempio un muro o una siepe) e un Nas (Network-attached storage), cioè uno strumento di archiviazione intelligente che consente la rapida condivisione in rete dei file acquisiti, particolarmente utili per le indagini sul territorio dato che permette di trasmettere le informazioni ai vari Comandi quasi in tempo reale. Il visore in realtà era stato donato lo scorso anno, ma la simbolica firma dello scambio da parte del comandante provinciale dell’Arma Rodolfo Santovito e del presidente di Confagricoltura Bologna Guglielmo Garagnani è avvenuta ieri mattina; in questi mesi, proprio grazie a questa telecamera speciale donata dagli imprenditori agricoli i carabinieri sono riusciti a identificare alcuni autori di furti di mezzi e apparecchiature agricole. Le donazioni sono state effettuate al Fondo assistenza previdenza e premi per il personale dell’arma dei carabinieri (Fapp).

Si tratta di strumenti di ultima generazione, particolarmente efficaci nelle investigazioni e nel controllo del territorio; il visore notturno, per esempio, consente di vedere i contorni delle persone anche a 400 metri di distanza e pure in condizioni di scarsissima visibilità, come spiegano il comandante del Reparto operativo Giovanni Russo e del Nucleo investigativo Giuseppe Nardò.

"I carabinieri sono un punto di riferimento per i nostri soci, che assieme a loro spesso sono gli unici a presidiare le aree più isolate del territorio bolognese – sottolinea il presidente Garagnani –. Dati i continui furti di mezzi e strumenti agricoli e pure dei prodotti impiegati in agricoltura, il cui valore si è recentemente impennato, ci siamo accorti che continuavamo a chiedere aiuto ai militari. Così, perché il loro non fosse un impegno a senso unico, abbiamo voluto fare questa donazione per dare un contributo al loro lavoro e pure un segnale di vicinanza e apprezzamento per quello che fanno ogni giorno".

Soddisfatto il comandante provinciale Santovito: "Questa collaborazione di reciproca assistenza è strategica e proficua, e dura già da tempo. Grazie a questo lavoro di squadra, tutti i 78 presidi del Comando provinciale distribuiti sui 55 comuni dell’area metropolitana, e parlo delle 69 Stazioni compresa la Tenenza di Medicina, i sette Nuclei operativi e radiomobili dislocati nelle altrettante Compagnie e il Nucleo investigativo provinciale, hanno potuto operare con ancora maggiore efficacia, calibrando adeguatamente nelle aree rurali l’impiego delle unità, ora dotate di strumentazioni utili e moderne".

I risultati, come detto, non sono stati ottenuti soltanto "sul piano preventivo, ma anche su quello repressivo, dato che grazie al visore notturno siamo riusciti a identificare gruppi criminali specializzati in furti di attrezzature e macchinari agricoli – fa sapere ancora il colonnello Santovito – . L’evento si inquadra in questo stretto rapporto che noi carabinieri del Comando provinciale intendiamo proseguire anche attraverso altre iniziative sul territorio, a beneficio degli operatori di questo o settore e, più in generale, delle comunità affidate alla nostra tutela".

Federica Orlandi

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