Turismo, arriva la tassa di soggiorno anche su Airbnb

Patto tra il Comune e il colosso che 'affitta' camere nelle case private. Caccia a 10 milioni di euro di gettito

Matteo Lepore, Giovanni Trombetti e Giancarlo Tonelli

Matteo Lepore, Giovanni Trombetti e Giancarlo Tonelli

Bologna, 24 febbraio 2016 - Tassa di soggiorno, quanto mi servi. L’assessore Matteo Lepore non ci gira attorno: con quest’entrata fondamentale, che solo nel 2015 ha portato nelle casse del Comune 4 milioni di euro (3,5 nel 2014), si potrà finanziare una parte delle nuove strategie culturali di Palazzo D’Accursio. Non solo: parallelamente si contrasterà in maniera sempre più decisa l’evasione sulla tassa – già diverse centinaia le attività ‘scoperte’ – e si stipulerà un accordo per la riscossione con il colosso ‘Air bnb’.

Con Federalberghi e Ascom è tempo di bilanci sul turismo in città nel 2015 (+4,51% le presenze in città rispetto al 2010). Nella sede di Strada Maggiore, l’assessore al Turismo spiega che quello con il portale per le prenotazioni online di camere e alloggi è un discorso più che aperto: "L’obiettivo è soprattuto quello di una promozione congiunta della città, non dimentichiamo che ‘Air bnb’ è anche una piattaforma digitale potente. Vogliamo sostenere iniziative di co-marketing con altri brand, e penso alle compagnie aeree".

L’assessore, insieme con il sindaco Virginio Merola, ne ha parlato con i diretti interessati a Londra, dove ha sede ‘Airbnb’ Europa, prima di Natale. L’accordo, tuttavia, non arriverà che con il prossimo mandato in Comune e potrebbe ricalcare quello stipulato dall’amministrazione comunale di Firenze, dove l’azienda riscuoterebbe (ma serve ancora una legge regionale per la messa in servizio, ndr) per conto del municipio, per poi versare nelle casse del Comune. Un affare che potrebbe rendere a Firenze, e magari anche a Bologna, circa 10 milioni di euro.

"Su ‘Airbnb’ a Firenze - sottolinea Lepore – hanno deciso di prelevare la tassa di soggiorno nella singola commissione per ogni transazione. Automatismo molto efficace, vedremo". Sull’evasione recuperabile numeri non ci sono, ma il volume è notevole visto che non tutte le strutture che affittano camere in città sono sul portale più famoso. I ‘furbetti’ vanno combattuti, come quelli che acquistano case solo per affittarle e Lepore assicura che costoro "li combattiamo tramite i disincentivi. Anche il settore dei bed&breakfast va promosso ma dev’essere regolato. Investiremo i soldi recuperati dall’emersione in progetti innovativi, sulle imprese che promuovono il turismo in città".

Proprio sui musei l’obiettivo di Lepore - che annuncia anche la nuova segnaletica ‘stile Londra’ – è chiaro: dotarli anche di punti di ristorazione, non invasivi ma in linea con le grandi città europee. "Nel prossimi 5 anni investiremo sulla qualità. Solo il Mambo ha un caffè, anche le altre strutture dovranno dotarsi di punti ricettivi in tema di ristorazione. Ovviamente niente di selvaggio, se dovessimo riempire di cibo i musei ci giocheremmo la reputazione".

Sulla collaborazione con l’assessore Lepore è molto soddisfatto Giancarlo Tonelli, direttore generale Ascom, per il quale "il turismo è un settore importante che sta andando bene, siamo contenti in vista di appuntamenti come Fico. La presenza massiccia straniera è uno dei modi per resistere alla crisi". Dal direttore una piccola stilettata all’assessore Colombo. "Se con Lepore tutto è stato positivo, lo stesso non si può dire di quanto è accaduto con il settore della Mobilità. A testimonianza che le persone sono importanti". Sull’abusivismo ricettivo in generale c’è la linea di Ascom-Federalberghi Bologna rimarcata dal vicepresidente Giovanni Trombetti: "Non ostacoliamo chi vuol operare nel campo dell’ospitalità, purché rispetti pienamente le regole.Per questo partecipiamo al Patto per la legalità insieme con le autorità preposte contro la concorrenza sleale".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro