"Aiuti per le bollette e meno tasse" Ecco le richieste dei commercianti

Le priorità di Ascom illustrate ai candidati. Postacchini: "Il caro energia è un’emergenza, più del Covid". E Tonelli ribadisce: "Troppi ostacoli per gli imprenditori, serve un intervento per ridurre il costo del lavoro"

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di Paolo Rosato

Legalità, coesione sociale, riforma del fisco, caro bollette, sostenibilità, transizioni ecologica e digitale e innovazione. Il carnet delle richieste di Confcommercio-Ascom Bologna ai candidati alle elezioni del 25 settembre è corposo e dettagliato.

Ieri, nella sede Ascom di Strada Maggiore, moderato da Valerio Baroncini, vicedirettore de il Resto del Carlino, si è tenuto il confronto a quattro dal titolo ‘Le ragioni delle imprese, la responsabilità della politica. Le proposte del terziario per la prossima legislatura’. All’incontro hanno partecipato i candidati Virginio Merola (Pd, centrosinistra), Galeazzo Bignami (Fd’I, centrodestra), Marco Lombardo (Azione, Terzo Polo) e Fabio Selleri (M5s). Cinque domande con il mandato chiaro delle imprese bolognesi alla politica: fare subito, fare presto. Per quel concetto di concretezza e soprattutto di competenza, necessaria per chi governa, che la categoria ha bene a fuoco, come ha sottolineato dal palco del confronto a quattro di ieri Enrico Postacchini.

"Nel programma presentato ai candidati ci sono dieci punti, tutti temi a noi cari, dall’Europa alla coesione economica e sociale, dalla riforma dell’Irpef alla riforma del catasto e la graduale abrogazione dell’Irap – ha argomentato il presidente dei commercianti –. Ci vogliono aiuti efficaci, oggi l’emergenza è il caro energia, abbiamo chiesto di ridisegnare un nuovo codice dell’emergenza, congelando per esempio i mutui bancari e le rate fiscali. Sono tempi molto duri, forse di più che in pandemia, i commercianti non possono trovarsi nella condizione di dover scegliere tra pagare le bollette alle stelle e pagare gli stipendi dei dipendenti".

Poi, il tema sensibile delle infrastrutture energetiche. "Sulle rinnovabili il cammino è lungo, non possiamo avere già le infrastrutture necessarie domani sui tetti delle nostre case in centro, ci sono i vincoli da superare", ha aggiunto Postacchini, rimandando chiaramente a uno dei punti del programma di Ascom, ovvero l’esame delle alternative con il rafforzamento delle "infrastrutture di importazione del gas e la produzione del gas".

A margine del confronto ha dichiarato anche Giancarlo Tonelli. "Chiediamo questa volta più che mai di ascoltare le voci delle imprenditrici e degli imprenditori, che hanno vissuto anni difficilissimi – ha sottolineato il direttore di Ascom Bologna –. Penso ai due anni di Covid, e penso agli strascichi del conflitto Russia-Ucraina. Due i temi importanti in particolare. In primis il costo del lavoro, oggi in Italia il lordo per le imprese è troppo alto. In secondo luogo, per i lavoratori dipendenti il netto è ancora troppo basso. Bisogna quindi invertire questa situazione, penalizzante per tutti, serve un intervento deciso sul cuneo fiscale". Insomma, per Tonelli "il costo per fare impresa in Italia è ancora decisamente troppo alto. Attenzione, il momento è molto delicato, qualunque sia il governo che uscirà dal voto di domenica dovrà mettere a terra un lavoro profondo – ha chiosato – per evitare anni di crisi".

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