GIOVANNI DI CAPRIO
Cronaca

Al Circolo della Caccia. Patuelli tra dazi e Papa

Il presidente dell’Abi è stato intervistato dalla direttrice Agnese Pini: "Ci sarà un progresso economico. Leone XIV piloterà la rivoluzione della IA".

Da sinistra: Antonio Patuelli, Agnese Pini e Roberto Iseppi

Da sinistra: Antonio Patuelli, Agnese Pini e Roberto Iseppi

"Sarò direttore per un giorno". Nell’elegante cornice di Palazzo Spada, sede del Circolo della Caccia, Antonio Patuelli, presidente "per antonomasia e per tradizione" dell’Associazione bancaria italiana (Abi), è stato intervistato ieri sera dalla direttrice di Qn-il Resto del Carlino Agnese Pini.

Prima di iniziare questo incontro denso di cultura, Pini ha dato il grande annuncio: Patuelli, nella giornata di domani, sarà direttore editoriale del Carlino. "Per me sarà un’esperienza indimenticabile. È un sogno che si realizza", ha commentato. Così, dopo i saluti introduttivi del presidente del Circolo Roberto Iseppi, sono stati tanti gli argomenti trattati di fronte a una vasta platea di soci in via Castiglione 25. Patuelli, che è presidente Abi dal gennaio 2013 e de La Cassa di Ravenna da 30 anni, è intervenuto anche sugli esiti del Conclave: "Leone XIV è un agostiniano vero che ha studiato tanto e fa parte di un ordine che fa riferimento a uno dei principali dottori della Chiesa. Un Pontefice che ha questa capacità intellettuale è incredibile", si complimenta Patuelli con Prevost. "Nella costruzione delle sue encicliche non ci saranno ripetizioni, sarà un riferimento alto molto positivo, anche per la riqualificazione anche del dibattito mondiale", continua il numero uno di Abi.

In particolare, "Leone XIV avrà il compito di pilotare la rivoluzione dell’intelligenza artificiale, come Leone XIII fece con la rivoluzione industriale, attraverso la Rerum Novarum. La modernizzazione tecnologica va seguita", risponde. La parte centrale dell’incontro non poteva non essere dedicata ai dazi annunciati dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump: "Abbiamo scoperto che gli Usa hanno più problemi economici di quello che pensavamo – argomenta Patuelli –. Trump è un neo-contrattualista roboante, pensa che tutto sia contrattabile". Tuttavia, ha imparato "che le parole possono produrre situazioni economiche molto rischiose, sottolinea ancora Patuelli. Gli effetti della politica di Trump hanno inevitabilmente prodotto un effetto anche in Europa: "La scossa che ha dato è stata forte – dice –. Bruxelles, però, è in movimento, lo si vede anche dal rapporto che l’asse franco-tedesco ha con la Gran Bretagna, un progresso della dinamica politica a cui farà seguito l’economica". Domani Patuelli realizzerà un suo altro grande sogno, dirigendo per un giorno il giornale, la sola cosa che vuole per adesso, però, è occuparsi "ancora di banca". Tuttavia, "non appena mi verranno alleggeriti gli incarichi, verrò a bussare ancora alla porta del Carlino", scherza.

Giovanni Di Caprio