Al Palazzo d’Accursio un piatto condito con memoria e antifascismo

’Pastasciutta Antifascista’ torna per ricordare l’arresto di Mussolini nel 1943

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Era il 25 luglio del 1943 quando Benito Mussolini fu destituito e arrestato. A quel tempo "papà Cervi, un noto antifascista della provincia di Reggio Emilia, per festeggiare, offrì a tutti i compaesani un piatto di pastasciutta". Un piatto di pasta che, è il caso di dirlo, ha segnato la storia. Infatti ogni anno sono migliaia le manifestazioni di ’Pastasciutta Antifascista’ che animano l’intera Penisola.

E come 79 anni fa, ieri, nel Cortile d’onore di Palazzo d’Accursio i cittadini si sono riuniti per mangiare la stessa pastasciutta. Un piatto di maccheroni al pomodoro e tante canzoni cantate con l’accompagnamento delle chitarre; il tutto grazie all’organizzazione delle Cucine Popolari di Bologna.

Un momento per stare in compagnia e fare festa ma anche per ricordare. Come spiega il sindaco del Comune, Matteo Lepore, nsieme al segretario dell’Anppia, Massimo Meliconi, e al partigiano Bruno Sarti: "Una giornata importante di festeggiamenti ma anche di memoria per la caduta del fascismo".

ma.bo.

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