
Gli alberi nel cortile di Palazzo d'Accursio postata sui social dal sindaco Matteo Lepore per spiegare come sarà l'iniziativa
In attesa degli interventi strutturali previsti dal progetto ’Bologna verde’, il Comune lancia un’azione urgente contro l’allerta caldo: 110 alberi in vaso verranno collocati entro dieci giorni in sette piazze centrali - piazza Nettuno, Re Enzo, Galvani, della Mercanzia, del Francia, piazzetta Guazzaloca e piazza de’ Celestini - per aumentare le zone d’ombra durante l’estate. Le piante, alte tra i quattro e i cinque metri, anticipano la loro destinazione finale nei giardini delle scuole d’infanzia e nidi, prevista a settembre.
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L’intervento, che include irrigazione e futura piantumazione, è finanziato con 128.000 euro del Fondo per la riparazione e l’adattamento climatico. Tantissimi cittadini apprezzano l’iniziativa e auspicano che gli alberi possano restare in modo permanente. Antonella Leonardi, ad esempio, commenta: "Secondo me andrebbero lasciati permanenti, è un’iniziativa meravigliosa affinché ci sia più verde. Anche in vaso andrebbero bene: in via Orefici e dentro il Comune ci sono già esempi simili".
Della stessa opinione è Ilaria Palmeggiani, che propone un confronto con i modelli del Nord Europa: "Il caldo aumenta ogni anno, dunque servono misure di mitigazione e adattamento. Vorrei che gli alberi restassero in modo permanente, come in molte città del nord Europa: prima cementificate, poi tornate al verde per migliorare la qualità dell’aria, il fresco e il benessere generale".
Anche Francesco De Lorenzo si inserisce nel coro dei favorevoli: "Trovo sia un’ottima iniziativa portare il verde nelle città e cercare di ripopolarle di alberi. Mi piacerebbe che rimanessero stabilmente: meno cemento e più natura". Gli fa eco Censa Gualandi, che aggiunge un auspicio: "Io sono d’accordo e spero che si vada anche oltre: che gli alberi vengano davvero piantati in centro, non solo messi in vaso. Togliere un po’ di cemento per mettere del verde, curandolo bene, sarebbe un passo fondamentale. Il clima estivo è cambiato, bisogna adattarsi".
Nicola Armanini sottolinea anche il valore sociale dell’iniziativa: "Con questo caldo, le zone d’ombra sono ricercatissime. È un’idea che condivido pienamente. Il caldo è pericoloso soprattutto per gli anziani, che magari restano in casa da soli: se possono stare in un contesto sociale all’ombra, è anche un modo per tutelare la salute. Ottimo progetto".
"Mi sembra una buona mossa politica – osserva Giuseppe Sonnante –. Non ho competenze tecniche, spero funzioni, ma a livello comunicativo è sicuramente una buona iniziativa. Avere del verde fa piacere, soprattutto nelle grandi città". Enrico D’Alba aggiunge: "Ha più senso che stiano lì sempre. È sempre bello mettere alberi, è sempre positivo, ma se è una cosa temporanea non risolve il problema a lungo termine".
Clara Bonaldi, in poche parole, riassume un sentimento comune: "Il verde manca tanto in città. Mi sembra una buona idea". Pietro Biavati, pur condividendo la necessità del verde, propone una riflessione estetica e urbanistica: "Sono d’accordo: gli alberi sono l’unica soluzione a queste temperature. Però in una città storica non sempre si integrano facilmente nello scenario. Si può trovare un modo per ambientarli, questo è sicuro, ma fuori dal centro ci sono tante aree abbandonate e periferiche dove se ne potrebbero piantare molti di più".
C’è anche chi non è convinto. Tiziana Monti, ad esempio, dice chiaramente: "Io non sono d’accordo. Nelle città urbane il verde non è visivamente bello".
Infine Francesco Dal Pane amplia la riflessione: "Che si piantino alberi è sempre positivo. Ma questo caldo ha cause ambientali complesse: occorre affrontare i problemi dell’ambiente in modo più ampio".