Coronavirus Bologna, allarme protezioni. "In farmacia alcol e guanti spariti"

E' caccia ai dispositivi: "L’emergenza mascherine è rientrata, ma fatichiamo a trovare gli altri prodotti per igiene e sicurezza"

Paolo Santandrea, titolare della Farmacia del Corso di via Santo Stefano, angolo Guerrazzi

Paolo Santandrea, titolare della Farmacia del Corso di via Santo Stefano, angolo Guerrazzi

Bologna, 27 maggio 2020 - Le mascherine non rappresentano più un problema. Reperirle ora è messione possibile. Nel centro di Bologna, nella maggior parte delle farmacie è scomparsa la scritta ’scorte esaurite’, che nella fase emergenziale della pandemia la faceva da padrona. Ora c’è scelta: Ffp2, lavabili, chirurgiche. E, per quello che riguarda quest’ultima categoria, il prezzo politico dei 50 cent effettivi è rispettato, da quando è stata tolta l’Iva. Nella fase due, per quel che riguarda i dispositivi di prodotti individuali, l’emergenza riguarda soprattutto due fattori: alcol e guanti. Il primo raro, il secondo praticamente intrivabile.

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"Non c’è niente da fare, non si riescono a reperire e non è neppure una questione di prezzo. Non si trovano proprio". La frase è un ritornello ripetuto da diversi farmacisti del centro, a partire dal dottor Lorenzo De Santis della S.S. Annunziata di via degli Orefici, passando per Paolo Santandrea della Farmacia del Corso di via Santo Stefano e Maria Agnese Piervenanzi dell’Antica Farmacia dei Servi di Strada Maggiore, finendo con Federico Aicardi, dell’omonima farmacia di via San Vitale. "Di alcol ne ho ancora un po’, ma poco. Sono andata fino a Forlì per reperire le ultime confezioni: le ho trovate in supermercato", racconta la dottoressa Piervenanzi. Sia quello etilico che quello denaturato sono merce rara. Una fornitura è in arrivo alla Farmacia Aicardi. Ma l’alcol disinfettante resta un problema e non solo in virtù del fatto che, con l’esplosione della domanda, siano lievitati i prezzi: "Si fatica proprio a reperirli, anche al di fuori dei nostri abituali fornitori", conferma De Santis della S.S Annunziata. I guanti, poi, sono addirittura introvabili.

Leggi anche Centro estivi, le linee guida. Pranzi monoporzione e salto della corda - Test sierologico, tante rinunce per non mettersi in ferie Per tutti, in questo caso non ci sono eccezioni. Quelli non li ha nessuno. "Chi li ha peraltro li usa male, toccando tutto. E allora siamo punto e capo. Bisogna ancora fare opera di informazione su come utilizzare i dispositivi di sicurezza e in taluni casi lavarsi le mani è meglio che usare i guanti", conlude De Santis. I guanti sono un problema anche all’interno delle strutture pubbliche. Figurarsi al di fuori: "Per ora è impossibile averli. Non solo per noi farmacisti farmacie. Si fatica a trovarli anche nei supermercati. Appena saranno nuovamente reperibili, bisognerà fare attenzione ai prezzi, potrebbero esplodere. Spero arrivino indicazioni per calmierarli in qualche modo, come è stato fatto per le mascherine, che io spererei fosse possibile distribuirle gratis", è l’opinione di Aicardi. La buona notizia è che per un problema che si sta acuendo, ce n’è un altro che pare risolto una volta per tutte: quello delle mascherine. Ormai si trovano. E a prezzi alla portata di tutti, dopo la manovra che ha previsto l’esenzione iva sul prodotto: 50 centesimi prezzo reale al dettaglio. C’è chi, come Santandrea della Farmacia del Corso, contingenta le vendite: "Due a persona". Fino all’arrivo di nuove scorte. "Ma ormai arrivano abbastanza regolarmente". Tanto quelle chirurgiche quanto quelle lavabili. "Si fa un po’ più fatica a reperire le Ffp2", aggiunge Piervenanzi dell’Antica Farmacia dei Servi". Ma si trovano pure quelle, con un po’ di pazienza e di tempo. In Via Santo Stefano sono in arrivo, questione di pochi giorni. E c’è pure chi ha a disposizione la gamma completa di chirurgiche, lavabili e Ffp2, con prezzi che variano dai 50 cent l’una per le prime, 9,85 una confezione da tre lavabili e 7 euro l’una le Ffp2. E’ il caso del dottor De Santis di via Orefici: "I primi giorni, specie per quelle a 50 centesimi, c’è stata un po’ di confusione a livello di contabilità, considerato che l’Iva è stata tolta dalla sera alla mattina, ma ora non è più un problema. Io le compro a 0,40 e le rivendo a 0,50. Direi che il reperimento delle mascherine non è più un’emergenza". E tra farmacie, in diversi casi, c’è pure mutuo soccorso per far sì che nessuno resti sprovvisto. Un problema, insomma, pare risolto, in questa fase due. Ma molto è ancora da fare: alla voce guanti, disinfettanti e alcool, iche è diventata la vera emergenza di questa seconda fase. Prodotti introvabili, ancor prima che rincarati a livello di prezzi, con fornitori incapaci di rispondere alle domande, di accogliere ed evadere gli ordini delle farmacie, che restano in attesa, per poter soddisfare la richiesta dei clienti. E la richiesta è in crescita. Anche al dettaglio.

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