Alessandra Matteuzzi uccisa dall'ex, il direttore della Croce Bianca indigna il web

Donatello Alberti scatena la polemica: "Non siate provocanti e gran parte delle aggressioni saranno evitate". Poi si scusa. L'assessore regionale: "Sono sdegnato"

Bologna, 25 agosto 2022 - "Comunque anche lei come andava conciata, ovvio che il ragazzo era geloso": bufera sul direttore generale della Croce Bianca dell'Emilia Romagna Donatello Alberti. Alberti ha creato una forte polemica, scatenando la reazione imbufalita di decine di persone e dell'assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini. Alberti commentato sulle pagine social del nostro giornale (dal quale il Resto del Carlino si dissocia completamente) il femminicidio di Alessandra Matteuzzi, perpetrato a Bologna dall'ex Giovanni Padovani, la sera del 23 agosto 2022.  

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Le frasi choc

Alberti ha scritto nella sezione commenti (frase che poi ha tentato di cancellare): "Comunque anche lei come andava conciata, ovvio che il ragazzo era geloso". Il riferimento è al comportamento ossessivo e da stalker che Padovani aveva tenuto nei confronti della vittima una volta che la loro relazione era finita. Alessandra Matteuzzi infatti era terrorizzata dal 27enne che aveva denunciato per stalking il 29 luglio scorso. E non pago, ha rincarato la dose, rispondendo a donne che gli chiedevano conto delle sue affermazioni: "Comportatevi più sobriamente come le nostre nonne, non siate scostumate e provocanti e gran parte delle aggressioni saranno evitate, la colpa prima di tutto è del mondo di oggi totalmente fuori controllo, la donna fa I’uomo e viceversa, ma dove siamo arrivati?".

L'indignazione della Regione

Il commento del direttore della Croce Bianca ha scatenato l'indignazione di molti utenti sia per il contenuto di stampo sessista del messaggio, sia per il ruolo pubblico che Alberti ricopre. "Non esiste giustificazione alcuna per un atto così efferato e aberrante, che ha spento un'altra vita, piegato nel dolore un'altra famiglia e tutta la comunità cittadina", è il secco commento dell'assessore regionale Raffaele Donini. "Per questo - aggiunge - sono sdegnato dalle parole di Donatello Alberti. Parole avvilenti, inaccettabili, prive di ogni rispetto nei confronti della donna, vittima dell'ennesimo femminicidio. In molti me lo state chiedendo. Croce Bianca non ha alcun rapporto con il Servizio Sanitario dell'Emilia-Romagna. Ma ad avere proferito quel commento, sprezzante e privo di umanità, non è un'associazione, ma una persona. Un uomo che spero possa avere un sussulto di coscienza e dignità e chiedere scusa ad Alessandra, alla sua famiglia, alla nostra comunità cittadina".

Le scuse

Dopo la bufera scatenata dalle sue parole, il direttore della Croce Bianca ha scritto un post di scuse sempre sui social, non riuscendo però a frenare le polemiche: "Ho visto la foto di una ragazza provocante, ma sono stato frainteso. Condanno fermamente quello che è successo, ci mancherebbe. Mi dispiace molto. Ho già tolto il post e ne farò un altro di scuse. E poi non sono presidente della Croce Bianca: sono un dipendente".

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