Alessandro Manfrini, chi era il 21enne morto in moto a Bologna

Il terribile incidente nel pomeriggio a Borgo Panigale: il ragazzo è finito contro un palo. Era in sella alla sua Ducati che poi ha preso fuoco

Bologna. 28 settembre 2022 - La vita di Alessandro è volata via a 21 anni. Un’ultima corsa in moto, la strada dritta e lunga e poi lo schianto, incredibile, violentissimo, contro un palo. Un impatto che ha ucciso sul colpo il ragazzo, Alessandro Manfrini, portando via in un attimo sogni, speranze, progetti degli anni più belli, lasciati tra il sangue sull’asfalto. L’incidente mortale, il secondo in meno di quattro giorni in città, è avvenuto ieri pomeriggio, intorno alle 17,45, in via De Gasperi, a Borgo Panigale, all’altezza dell’IperCoop, dietro la Ducati.

Alessandro Manfrini morto nell'incidente a Bologna: "Un ragazzo d'oro"

Stando a quanto ricostruito dalla polizia locale, non ci sarebbero altri mezzi coinvolti nello schianto, soltanto la moto, anche quella una Ducati, condotta dal ragazzo. Che, subito dopo l’impatto con il palo, è schizzata lungo la carreggiata, prendendo fuoco. Il corpo del ventunenne a decine di metri. Sono stati gli agenti della polizia locale prima, i vigili del fuoco poi, a spegnere le fiamme. I sanitari del 118, invece, sono arrivati soltanto per constatare il decesso del giovane.

La scena che si è presentata a chi, ieri pomeriggio, percorreva l’arteria alla periferia ovest della città era da film horror. Molti però, perdendo la pietà, hanno preso in mano il cellulare e filmato quei poveri resti, in video rimbalzati, in un pomeriggio, da telefonino a telefonino. Questo, finché la polizia locale, per effettuare i rilievi e rimuovere i resti della moto e per consentire ai necrofori di portare via il corpo, non ha chiuso al traffico via De Gasperi. L’interruzione della viabilità ha avuto ripercussioni sulla circolazione nelle strade limitrofe, con blocchi e caos in orario di punta. Ci sono volute ore per completare i rilievi. Dai primi accertamenti pare che la moto viaggiasse a velocità sostenuta e che il ventunenne, residente in città, abbia perso da solo il controllo della sua Ducati, per motivi che ancora non sono stati chiariti. La municipale sta comunque completando le verifiche, per escludere la presenza di altri mezzi che possano avere avuto un ruolo nel terribile schianto in cui ha perso la vita il ventunenne bolognese.

Si tratta del secondo incidente che, in meno di una settimana, getta nel lutto la città. Proprio ieri mattina alla chiesa di San Bartolomeo a Castel Maggiore si erano tenuti i funerali del poliziotto della Polfer Fabio Crocetta, rimasto ucciso, all’età di 43 anni, venerdì sera. Quando la sua moto, anche in questa triste circostanza una Ducati, era finita contro la Punto condotta da un pensionato in via Colamosco. Il poliziotto tornava a casa dalla sua famiglia: a quanto si apprende, all’origine del fatale scontro, la mancata precedenza da parte dell’auto.

 

 

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