Alla guida senza patente: si finge la gemella

Fermata mentre era alla guida dell’auto del padre senza documenti di circolazione. Presa dal panico e vedendo che i carabinieri le stavano elevando una contravvenzione ha dato i dati anagrafici della sorella gemella.

Una 24enne di Pianoro, con precedenti di polizia per resistenza a pubblico ufficiale, è stata denunciata per sostituzione di persona e rilascio di false informazioni a pubblico ufficiale.

I fatti. Gli eventi che hanno portato alla denuncia della giovane sono avvenuti nella notte tra il 9 e il 10 settembre, alle 3 del mattino.

I carabinieri della stazione di Pianoro si trovavano a Rastignano, frazione locale, e stavano facendo un servizio notturno di pattugliamento della zona. Ad un certo punto, proprio alle porte di Rastignano, hanno fermato l’auto guidata dalla 24enne.

Questa, che aveva un’amica sul sedile del passeggero, è da subito parsa agitata alla vista dei militari e quando loro le hanno chiesto la patente lei ha riferito di averla smarrita.

In realtà la 24enne, stando a quanto ricostruito dai carabinieri locali, aveva il documento di circolazione sospeso, e le era stato ritirato, poco tempo prima, per guida in stato d’ebrezza.

La giovane, però, nella speranza che i carabinieri non scoprissero questa circostanza e non volendo ammettere che guidava, pur con la patente ritirata, ha dato le generalità della sorella gemella e ha firmato il verbale di contravvenzione per guida senza documenti sempre a nome della sorella gemella.

I carabinieri, però, poco dopo sono tornati in caserma e avendo visto la 24enne agitata e con fare sospetto hanno fatto un controllo anagrafico e qualche indagine ulteriore.

Sono, dunque, in poco tempo risaliti al banale inganno tramato dalla giovane per non farsi scoprire.

Questa, e la gemella, sono state entrambe contattate e convocate, come di prassi, dai carabinieri di Pianoro. La 24enne che aveva mentito è crollata davanti all’evidenza dei fatti ed è, dunque, stata denunciata per sostituzione di persona e rilascio di false informazioni a pubblico ufficiale.

Zoe Pederzini