FABIO MARCHIONI
Cronaca

Alle Sassane la carica degli arrampicatori

Domenica l’inaugurazione della nuova parete. Lizzani (Cai): "Investiti più di 20mila euro per collaudare una sessantina di salite esistenti"

La nuova parete da arrampicata delle Sassane di Pietracolora è stata attrezzata e collaudata dal Cai Alto Appennino bolognese

La nuova parete da arrampicata delle Sassane di Pietracolora è stata attrezzata e collaudata dal Cai Alto Appennino bolognese

Inaugurazione per la parete di arrampicata delle Sassane di Pietracolora. L’evento, organizzato dal CAI alto Appennino bolognese, si svolgerà domani dalle 10. La giornata sarà aperta da una escursione lungo il sentiero natura ai piedi delle falesie di arenaria che racchiudono il torrente Marano. Seguiranno dimostrazioni di arrampicata adatte a scalatori di diversa abilità. Alle 18 la cerimonia sarà conclusa dall’illustrazione del progetto e dai saluti delle autorità locali.

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"Abbiamo investito – racconta Antonella Lizzani, presidente CAI alto Appennino con trascorsi nell’alpinismo – più di 20mila euro, quasi tutti provenienti dal bando Cai ‘Realizzazione e gestione di siti naturali per l’arrampicata’, per richiodare, certificare e collaudare una sessantina di salite già esistenti sul fianco delle falesie. Oggi abbiamo percorsi adatti a esperti, principianti e bambini: sono molto grata ai soci che hanno collaborato, in modo completamente volontario". Le Sassane, che si trovano nel territorio di Gaggio a circa 800 metri di altezza, sono un luogo noto da tempo agli appassionati. Le pareti di Pietracolora sono citate nella storica guida del 1978 di Maurizio Marsigli, più conosciuto come ‘il gatto’. La valorizzazione del sito risale però alla fine degli anni ’90 quando alcuni rocciatori realizzano i primi itinerari, imitati dai volontari del soccorso alpino che iniziarono a utilizzare le Sassane per le esercitazioni. A partire dal 2012 Marco Gaggioli e Fabio Palmieri completano l’esplorazione della falesia e la chiodatura di numerose nuove vie.

Negli ultimi anni la frequentazione del sito è aumentata e, con essa, lo sviluppo degli itinerari. La compattezza dell’arenaria permette di sfruttare le rugosità naturali della roccia, limitando al minimo i miglioramenti artificiali lungo i tracciati. "L’arrampicata, al pari dell’escursionismo – prosegue Lizzani – è esplosa negli ultimi anni. Già oggi le Sassane, a un’ora da Bologna e a un’ora e mezza da Modena e Pistoia, sono utilizzate da circa un centinaio di persone alla settimana. In futuro crediamo che l’interesse per il luogo possa crescere, producendo ricadute importanti per la comunità locale".

L’area possiede caratteristiche ideali per un utilizzo ‘quattro stagioni’: la parte bassa dei percorsi è ombreggiata dagli alberi, mentre le porzioni superiori sono esposte al sole anche in inverno. "Il nostro sostegno all’arrampicata – rivela Lizzani – non finisce qui: prossimamente realizzeremo in Appennino una parte di allenamento indoor per diffondere questa pratica sportiva rispettosa dell’ambiente". Nel frattempo, ottime notizie giungono dalla raccolta fondi per la ristrutturazione del rifugio del Sasseto, sempre organizzata dal CAI. A oggi sono stati donati circa 20mila euro, quasi il doppio dei 12mila ipotizzati all’apertura della campagna.

Fabio Marchioni