Bologna, 15 febbraio 2025 – Comune e Regione l'avevano annunciato: entro marzo il tratto del torrente Ravone (che anche durante il maltempo di ieri è stato osservato speciale) rimasto scoperto dopo le alluvioni di ottobre sarebbe stato sistemato. E così è stato: dopo i lavori preliminari negli ultimi giorni, la cabina di regia ha dato il via alla copertura vera e propria.

Le motivazioni, come annunciato dal sindaco Matteo Lepore durante l’assemblea civica assieme ai cittadini, sono di “carattere igienico-sanitarie”: l’obiettivo è soprattutto quello di evitare la proliferazione di ratti e zanzare (nella stagione più calda), ma la volontà è anche quella di mettere in sicurezza la zona ed evitare che qualcuno potesse cadere nel torrente o farsi male.
Quello di via Andrea Costa all’altezza del civico 81 era stato uno dei punti più colpiti dalle inondazioni, al pari di via Brizio (a poche decine di metri), ma per la sicurezza idraulica dell’intero corso d'acqua servirà fare di più con interventi a medio e lungo termine. Una situazione che aveva preoccupato molto i residenti, tanto da far partire una petizione con raccolta firme su Change.org.
Poi c'è anche la tombatura in via Montenero, dove il Ravone era esondato allagando cantine e appartamenti al primo piano. E dove il solaio del tunnel, logorato dal proliferare della vegetazione e dagli eventi climatici, era definitivamente crollato a inizio anno.