Alluvione, l’Arma presente "Vicini ai cittadini sempre"

Più di trecento interventi al giorno nei comuni colpiti da esondazioni e frane

Quest’anno niente anniversario in pompa magna: la Festa per i 209 anni dell’Arma si celebrerà solo con una corona di alloro posata a commemorare i militari caduti in servizio. Un evento in forma ridotta, quello di oggi, per volere del comando generale dell’Arma, in segno di solidarietà e rispetto per le vittime dell’alluvione in Emilia-Romagna. Emergenza durante la quale i militari del comando provinciale non si sono risparmiati: con ben 300 servizi sul campo effettuati in media ogni giorno, per un mese, per intervenire nelle zone allagate o interessate da frane e smottamenti, gli uomini delle 69 stazioni in 55 comuni del Bolognese sono stati in prima linea. Ricevendo anche il plauso e il ringraziamento di tanti cittadini. E’ successo per esempio quando i carabinieri della stazione di Bazzano (compagnia di Borgo Panigale) hanno salvato una famiglia bloccata da una frana: la figlioletta ha poi inviato una lettera in cui ringraziava i militari per aver salvato, oltre a lei, mamma e papà, anche i suoi due coniglietti. O quando un ciclista di 80 anni è stato punto sulla lingua da un calabrone e, disperato perché tutte le strade erano bloccate dall’alluvione e l’ambulanza non riusciva a raggiungerlo, ha bussato alla caserma, quando quasi non riusciva più a respirare, e i militari lo hanno aiutato a contattare un medico in videochiamata, agevolando poi l’intervento dell’elisoccorso. L’anziano, curato al pronto soccorso di Budrio (compagnia di Molinella), ha poi donato loro un bel vassoio di dolci. Numerose persone sole o in difficoltà, isolate dall’emergenza, hanno poi ricevuto dai militari viveri, assistenza, o anche indicazioni perché si erano perse tra le strade interrotte dalle frane.

Storie di questo tipo però non nascono solo in casi di emergenza. La solidarietà è quotidiana. A Monterenzio (compagnia di San Lazzaro), per esempio i carabinieri hanno ’adottato’ la novantenne che vive accanto alla caserma, aggiornando i figli sulle sue condizioni: lei in cambio prepara i tortellini per tutti. O si manifesta nelle difficoltà: a Lavino di Mezzo una sessantenne in panne con l’auto è stata accompagnata dalla madre malata dai carabinieri della stazione di Anzola. Non mancano, ovvio, le azioni contro il crimine. Con qualche gratificazione speciale: come la lettera di ringraziamento del piccolo Riccardo, 12 anni, quando la sua bici, rubata, gli è stata restituita.

Insomma, i carabinieri non sono solo quelli che arrestano le persone. Come illustra anche il comandante provinciale, colonnello Rodolfo Santovito: "L’affetto e la gratitudine dei cittadini sono per noi i risultati più importanti e che meglio qualificano la nostra tradizionale missione di prevenzione generale e rassicurazione sociale. Una missione che realizziamo ogni giorno attraverso un sensibile ascolto dei cittadini e un incessante controllo del territorio – prosegue –. Controllo che significa conoscere il territorio, le sue criticità, ma anche le sue caratteristiche e potenzialità. Insomma, questo ideale bilancio in occasione della Festa dell’Arma è molto positivo e ci dà la spinta per continuare a svolgere sempre meglio le nostre attività. Nonostante la formula più semplice delle celebrazioni di quest’anno, sappiamo che non saremo soli, né pochi: avremo con noi l’affetto e la fiducia delle persone che ci hanno accompagnato in questi mesi".

Federica Orlandi

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