
Ruspe in azione in via Andrea Costa nei giorni successivi all'alluvione di ottobre (Schicchi)
Bologna, 29 maggio 2025 – Una causa per danno temuto rispetto ad alluvioni e allagamenti. Una ventina di residenti tra le vie di Ravone, del Genio e Zoccoli – strade bolognesi fortemente colpite dall'esondazione del torrente Ravone il 20 ottobre 2024 –, supportati dal Comitato per il dissesto idrogeologico di Bologna, ha promosso un'azione per denuncia di danno temuto nei confronti di enti e istituzioni cittadini e regionali: un'udienza è già in programma un Tribunale il 4 giugno.
Con il ricorso i cittadini, assistiti dall'avvocato Adriano Travaglia, chiedono di condannare il Comune, la Regione, il commissario straordinario e il Consorzio della Bonifica Renana a provvedere alla messa in sicurezza del bacino idrogeologico del torrente Ravone, considerando una penale per ogni giorno di ritardo e una cauzione di circa tre milioni di euro.
La denuncia per danno temuto può essere presentata da chi ha ragione di temere che a edifici o proprietà possano arrivare futuri danni, in mancanza di un'azione che ponga fine alla situazione di pericolo. Il giudice può disporre una garanzia per danni eventuali.
Proprio sul Carlino Daniele Ara, assessore di Palazzo d’Accursio con delega alla Sicurezza idrica, ha sottolineato come “le vasche di laminazione e gli interventi sul torrente Ravone debbano essere l’assoluta priorità” per la Regione e la struttura del commissario Fabrizio Curcio, con invasi anche in collaborazione con i privati, opere da realizzare al massimo in 3-5 anni e una spesa complessiva per sistemare il reticolo idrico della città – trattenendo l’acqua in collina – che si aggirano attorno a 200 milioni di euro, come aveva paventato il sindaco Matteo Lepore.
In via Zoccoli e via Montenero, nello specifico, resta ancora da sistemare il tratto tombato del Ravone scoperchiato e distrutto dopo le alluvioni degli ultimi anni (a partire da quella di maggio 2023): i lavori, che hanno subito alcuni ritardi, inizieranno “entro metà giugno e finiranno entro l’estate”. Qualche settimana fa, invece, l’intervento già completato per ‘chiudere’ via Andrea Costa e via Brizio.