Prima le opere più urgenti (le ’somme urgenze’), avviate già a maggio. Poi, in attesa dei piani speciali che il commissario straordinario alla Ricostruzione dovrà presentare, ecco il nuovo piano di cantieri post-alluvione, con altri 120 interventi in Emilia-Romagna per la messa in sicurezza dei fiumi, cui seguiranno i lavori della programmazione Pnrr, Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) e Fsc (Fondo per lo sviluppo e la coesione) per altre 430 opere da oltre 360 milioni. "Al lavoro dal primo momento per rendere le nostre comunità più sicure in questa fase di emergenza – commentano il governatore della Regione, Stefano Bonaccini, e la sua vice, Irene Priolo –. Ma prepariamo anche un nuovo assetto del territorio per resistere a fenomeni inediti". C’è però una nota polemica: "Si sono persi talmente tanti mesi, che parte di questi cantieri potevano essere già chiusi. Mai messa in discussione la nomina di Francesco Paolo Figliuolo, ma continuiamo a criticare di aver perso tanti mesi inutilmente", afferma Bonaccini.
Per Bologna e provincia, dopo gli eventi alluvionali di maggio sono stati attivati dall’Ufficio territoriale 29 cantieri in somma urgenza, per un totale di 54 milioni di euro da fondi della Protezione civile o inseriti nell’elenco del commissario Figliuolo. Di questi, 18 sono già conclusi e tre lo saranno entro fine mese.
I nuovi interventi sono invece 22, tutti urgenti e inseriti nell’ordinanza del commissario. Il valore totale è di 35 milioni e 370mila euro; per altri dieci cantieri, invece, ci vorranno sei milioni e 400mila euro della programmazione regionale (o di altre risorse straordinarie di Protezione civile), già attivata. I principali lavori riguardano i fiumi e torrenti Reno (due interventi a Castello D’Argile); Navile e Savena Abbandonato (Malalbergo, Baricella, Bentivoglio, Castel Maggiore, Minerbio e un altro tratto a Malalbergo); Idice (Budrio, Medicina, Molinella, Argenta); Sillaro (Argenta, Conselice, Imola e Medicina); Samoggia (San Giovanni in Persiceto); Gaiana (Castel San Pietro); Quaderna (Budrio, Medicina e Ozzano dell’Emilia); Idice e Sillaro (in tratti saltuari di vari comuni). Dopo di che, il Pnrr finanzierà quattro cantieri per cinque milioni di euro: sul Reno con interventi in città, a Galliera, Malalbergo, Molinella, Poggio Renatico e a Marano di Gaggio Montano; sul Navile-Savena Abbandonato (Baricella, Bentivoglio, Bologna, Castel Maggiore, Malalbergo, Minerbio); sui torrenti Idice, Sillaro, Gaiana, Quaderna (Budrio e Medicina) e sul fiume Reno (Marano e Bologna). Il Fsc finanzierà altri quattro cantieri da quattro milioni e 150mila euro, su Savena Abbandonato - Diversivo - Navile (Bologna); Reno (Bologna); Samoggia (Persiceto) e Idice, a Medicina. In totale, 69 interventi per circa 105 milioni di euro.