Bologna, stazione alta Velocità, dopo 4 anni ci sono solo due bar

Fino al 2019 non ci sono negozi in arrivo

La stazione dell'alta Velocità (Foto Schicchi)

La stazione dell'alta Velocità (Foto Schicchi)

Bologna, 27 dicembre 2017 - E’ attraversata mediamente da 230 convogli al dì, la Stazione Alta Velocità di Bologna Centrale. Numeri nuovi, importanti. Perché con l’attivazione del collegamento con la linea Bologna-Venezia, dal 10 dicembre scorso anche gli ultimi 54 treni veloci da e per il Triveneto hanno lasciato la stazione di superficie per la nuova fermata a 23 metri sotto terra. Una trama fitta di trasporti, connessioni, persone. E storie, ovviamente. Nella pancia della balena, però, balza ancora all’occhio una mancanza: quella degli esercizi commerciali. A circa 4 anni dall’attivazione, la stazione sotterranea presenta per le migliaia di passeggeri (in tutta Bologna Centrale arrivano in media 160mila persone al giorno) soltanto due caffè.

Gli altri negozi sono posizionati in superficie, nella galleria del Piazzale Ovest. Una posizione storica, che peraltro nel 2018 verrà potenziata, come conferma Grandi Stazione Retail. "A oggi l’80% degli spazi disponibili nella stazione di Bologna è occupato da servizi e attività commerciali. Per il 2018 sono previste 7 nuove aperture" spiega la società che dal 2016 gestisce lo sviluppo commerciale e pubblicitario delle più grandi stazioni italiane. Ma quando ci sarà il previsto sviluppo – se ne parla praticamente dal periodo di attivazione, l’estate 2013 – delle attività commerciali anche nella enorme galleria sotterranea? "Completata questa fase – precisa Grandi Stazioni Retail, che non fa parte del gruppo Fs – ci concentreremo sugli spazi nella hall dell’Alta Velocità".

E’ lecito pensare quindi che qualcosa potrebbe muoversi per nuovi negozi nella hall AV nel 2019, non prima. "Sulla base dei flussi e dell’utilizzo degli spazi da parte dei viaggiatori, il nostro lavoro è concentrato nel completamento dell’offerta commerciale in superficie, per offrire il maggior numero di servizi a tutta la clientela – specifica Grandi Stazioni – in una logica di servizio ben integrata con il contesto urbano. Un esempio è l’apertura del supermercato sul binario 1".

Alta velocità dei treni, certo. Ma due sono le velocità, almeno finora, tra l’area commerciale in superficie e quella sotterranea. Anche perché su, anche se qualcuno recentemente ha abbassato le serrande – una catena di abbigliamento, ma non per motivi legati al fatturato, che era positivo –, le attività esistenti non se la passano male. Per niente. "Gli affari vanno bene" spiega sorridente Carla, responsabile del punto vendita Tally Weijl.

"Non possiamo assolutamente lamentarci, anzi, qui c’è un gran passaggio. Se l’apertura della stazione sotterranea ci ha tolto passaggio e quindi clienti? No, da noi vengono comunque. Piuttosto, si può fare qualcosa in più sulla sicurezza della stazione. Non è controllatissima". Per la responsabile del punto vendita di un’altra catena di abbigliamento, sempre nella galleria di superficie, gli affari vanno bene. "Per tutti, anche per noi. Anche se, secondo me, un po’ di clientela con l’Alta Velocità l’abbiamo persa. Qui sul piazzale ci sono solo i pendolari".

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