
Un’altra spaccata, l’ennesima, per un bottino misero. Non ne può più Eleonora Fabbri, titolare della gastronomia ‘Sghissa’ di via di Corticella, finita ancora una volta nel mirino dei malviventi per un furto andato in scena l’altra notte. Un laboratorio che presenta piatti tipici e prodotti da banco cucinati rispettando rigorosamente la tradizione, usando solo ingredienti freschissimi, con le materie prime messe proposte poi ai clienti tra gli scaffali: dalla pasta alla carne, passando per cotolette, verdure gratinate, lasagne e così via. A maggio furono portati via dall’attività una birra e cinque euro, questa volta un pacco di biscotti o poco più.
Il colpo sarebbe stato messo a segno intorno alle 20.30 di lunedì sera, quando i ladri hanno forzato l’ingresso del negozio, scardinando la porta e riuscendo a intrufolarsi all’interno. Dopo aver messo a soqquadro l’intero locale, buttando a terra i viveri e rovesciando il resto, avrebbero preso qualche confezione, presumibilmente dei biscotti senza glutine, forse poco altro.
La paura per la titolare, però, resta: si tratta infatti della terza spaccato nell’arco di un anno e mezzo per ‘Sghissa’.
"La situazione ormai è diventata invivibile – commenta la commerciante –. Sono entrati in negozio e hanno ribaltato tutto, di nuovo. Oggi (ieri, ndr) passerà la polizia per acquisire e visionare i filmati delle telecamere di videosorveglianza, ma sono esasperata: è l’ennesima volta che entrano. Non servono i lucchetti, non serve niente...".
Il primo episodio appena dopo un mese dall’apertura della gastronomia, a gennaio dello scorso anno, quando una raffica di furti si è abbattuta sulla zona di Corticella, coinvolgendo almeno cinque attività, tra cui quella di Fabbri.
L’ultimo colpo, invece, a fine primavera di quest’anno, quando i ladri, dopo aver sollevato un tombino preso a pochi metri di distanza dal negozio, hanno sfondato il vetro della porta d’ingresso colpendolo con forza per entrare e rubare niente di più che una birra e qualche monetina.
"E oggi l’assicurazione comincia a storcere il naso, dato che non si tratta della prima volta – conclude la titolare della gastronomia –. In questo caso sono riusciti a forzare i fermi della saracinesca, poi è bastato superare il pannello che, per il momento, sostituisce il vetro rotto qualche mese fa. Dovevamo ancora risistemare per bene tutto, e sono entrati di nuovo. Non ne posso davvero più".
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