Ambra Cotti, la YouTuber idolo dei teenager è di San Giovanni in Persiceto

San Giovanni in Persiceto (Bologna), 19 maggio 2018 - YouTube, Facebook e Instagram: ogni giorno siamo ‘in diretta’. Uno dei fenomeni dell’epoca dei social è quello degli YouTuber, un passatempo che può diventare un lavoro a metà tra intrattenimento e informazione. Molti YouTuber in Italia sono passati dallo schermo del pc a quello della tv: Frank Matano, The Jackal, Clio MakeUp sono solo alcuni esempi. Anche a San Giovanni in Persiceto c’è chi sta muovendo i primi passi nel mondo dei video web, ottenendo ottimi risultati.

Ha soltanto 14 anni, ma Ambra Cotti vanta già numeri importanti: 226mila followers su YouTube, 393mila su Instagram e 811mila su Musical.ly. Per iniziare basta poco: una videocamera o uno smartphone, un programma di video editing e un account YouTube. Ma il kit non basta per avere successo: «Credo di avere una grande capacità di organizzazione – spiega la giovane Ambra –. Ho iniziato alle elementari: quando tornavo a casa ripetevo la lezione».

È fuori strada chi pensa a lei come a una 14enne sola in casa davanti a un pc: «Sono appassionata di danza latino-americana, che pratico a livello agonistico, uno sport a tutti gli effetti. Di recente ho partecipato ai mondiali. Poi, non perdo nessuna partita della Fortitudo basket. Frequento la terza media e l’anno prossimo continuerò il mio percorso di studi al liceo linguistico Malpighi». Quello che impara nella vita di tutti giorni, Ambra lo esprime attraverso video e balletti: «Su YouTube racconto la mia vita da teenager e mi diverto un sacco con Musical.ly. In poco tempo ho ottenuto l’ambitissima corona, oggi i miei followers sono oltre 800mila. Su Instagram, infine, condivido la mia quotidianità».

Lo YouTuber può diventare un lavoro, ma per ora Ambra preferisce interpretarlo diversamente: «Sono stata scelta per pubblicità importanti come L’Oreal, Disney, Giochi Preziosi, Be you, ma per ora questa occupazione resta un gioco, a volte retribuito, ma con tutti i miei impegni non è l’attività principale».

I genitori la supportano: «La aiutiamo a esprimersi senza costrizioni – spiega la mamma Anna –. Pur controllandola, ci fidiamo molto di nostra figlia: questa passione le permette anche di interagire in lingua inglese con coetanei di tutto il mondo scoprendo e avvicinando usi e costumi di altri Paesi. Per il momento l’esperienza è positiva, ma non abbasseremo mai la guardia».