Amministratore indagato, i condòmini: "Ha fatto sparire 20mila euro"

Paolo Antonelli denunciato da un maxi complesso di via Rotta

Bologna, il condominio di via Rotta 18-20 vittima del raggiro (foto Schicchi)

Bologna, il condominio di via Rotta 18-20 vittima del raggiro (foto Schicchi)

Bologna, 25 febbraio 2015 - Un amministratore condominiale, Paolo Antonelli, titolare dell’omonimo studio con sede in via Galliera, è indagato in un’inchiesta della Procura con l’accusa di appropriazione indebita. I magistrati hanno aperto il fascicolo dopo la denuncia dei residenti di un grosso palazzo di via Rotta 18-20, a Casteldebole, secondo i quali il presunto amministratore infedele si sarebbe intascato i soldi per le bollette di Hera e per pagare gli altri fornitori. Un buco ancora da quantificare nel dettaglio, ma che non sarebbe inferiore ai ventimila euro.

La scoperta è avvenuta, seguendo un brutto copione ormai noto, con l’arrivo di una lettera di Hera: «Pagate il debito o vi stacchiamo il gas». In questo caso, addirittura, i condomini si sono trovati con l’incaricato di Hera in cortile pronto a piombare il contatore. Solo il provvidenziale intervento del nuovo amministratore, appena nominato dopo la constatazione degli ammanchi, ha evitato a una quarantina di famiglie di trovarsi senza gas, con tutto quello che ciò comporta.

I fatti risalgono al 2013, quando i residenti hanno avuto la sgradita sorpresa. «Quando Hera ci ha mandato la lettera ci siamo allarmati e abbiamo indetto un’assemblea di condominio – racconta un abitante del palazzo –. Volevamo chiedere spiegazioni al signor Antonelli, ma lui non si è presentato. Alle 16,30 del giorno fissato per l’assemblea, ha mandato un pony express per avvisarci che non sarebbe stato presente e che, nel contempo, si dimetteva dall’incarico».

A quel punto per i residenti non c’è più stato modo di contattare l’ormai ex amministratore di condominio, che si è sempre negato al telefono. Il primo passo per loro, ovviamente, è stato quello di nominare un altro amministratore e dargli il compito di far luce sui conti. Ancora oggi arrivano dai fornitori fatture mai saldate.

«Un sospetto l’avevamo avuto qualche tempo prima – continua il residente –, quando un tecnico venuto a riparare l’ascensore ci disse che non sarebbe più venuto in caso di chiamata visto che l’amministratore non aveva pagato i precedenti interventi». I condomini allora chiesero subito spiegazioni ad Antonelli, che li rassicurò parlando di un errore.

«Ci disse che si trattava di un disguido e che era già tutto sistemato – prosegue il residente –. Noi ci siamo fidati e così lui è rimasto al suo posto per altri mesi». Ora il condominio, dopo la denuncia, spera di poter ottenere il risarcimento degli ammanchi. Nel frattempo, però, le famiglie hanno dovuto far fronte ai debiti mettendo mano al portafogli e pagando (di nuovo) i conti non saldati. «Hera avrebbe dovuto avvisarci prima – conclude il proprietario dell’appartamento – perché se avessimo saputo che l’amministratore non pagava ci saremmo attivati subito. Quando abbiamo protestato, però, Hera ci ha detto che parla solo con gli amministratori».

Le indagini sono affidate ai carabinieri che stanno verificando se altri condomini abbiano subito lo stesso trattamento di quello di via Rotta.

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