Bologna, amministratore infedele: la finanza gli sequestra 150mila euro

Secondo le fiamme gialle si sarebbe impadronito negli anni dei soldi di un suo assistito

Delle indagini si è occupata la Guardia di finanza

Delle indagini si è occupata la Guardia di finanza

Bologna, 23 settembre 2022 - Amministratore infedele 'preleva' ingenti somme dal conto del proprio asisstito. Il caso assomiglia a quello trattato proprio dal nostro giornale oggi: la collaboratrice di uno studio commercialista si era impadronita di 2 milioni di euro di un'anziana. 

In questo caso però le somme sono notevolmente più ridotte: la guardia di finanza di Bologna, su disposizione del gip Domenico Truppa, ha eseguito un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca di circa 150mila a carico di un amministratore di sostegno residente in città, ritenuto responsabile di peculato aggravato, essendosi appropriato, nel tempo, di ingenti disponibilità finanziarie del proprio assistito.

Tutto parte da una segnalazione inoltrata alla Procura dal giudice tutelare, il quale, avendo riscontrato l'omessa, tempestiva rendicontazione del patrimonio del beneficiario da parte dell'amministratore, ne ha revocato l'incarico. Da qui le indagini, coordinate dalla pm Anna Sessa.

L'attività ha permesso di rilevare una situazione di gestione infedele delle disponibilità dell'assistito tra il 2017 e il 2021, che sarebbe stata perpetrata dall'amministratore attraverso operazioni indebite e destinate a scopi puramente personali. Dagli accertamenti bancari sono infatti emersi frequenti addebiti tramite bonifici, prelevamenti in contanti e pagamenti bancomat per oltre 70mila euro, assolutamente inusuali se rapportati allo stile di vita del beneficiario.

Inoltre, è emersa la locazione di un immobile dell'amministrato che sarebbe avvenuta a sua completa insaputa, tant'è che i relativi canoni, per quasi 40mila euro, sono stati incassati illecitamente dall'indagato. Per l'immobile sono state individuate spese di ristrutturazione per altri 40mila euro che, sebbene documentate, non sono state in realtà mai sostenute, tant'è che l'edificio, durante l'indagine, non ha beneficiato di interventi di manutenzione. 

 

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