Amnesty in piazza per Patrick Zaki. E lui: "Bologna ha a cuore i diritti umani"

Il 27 settembre ci sarà l'ennesima udienza: per ora l'attivista egiziano non può tornare in Italia. Il suo messaggio alla città

Amnesty International in piazza per Zaki

Amnesty International in piazza per Zaki

 

Bologna, 21 settembre 2022 - La vicenda Patrick Zaki, lo studente egiziano 31enne ora cittadino onorario di Bologna, sembra ancora essere lontana dalla fine. Sono passati 9 mesi dalla scarcerazione di Zaki e 31 dall'inizio dall'arresto (nel febbraio 2020), tuttavia non gli è ancora concesso allontanarsi dall'Egitto. Il 27 settembre ci sarà l'ennesima udienza di un processo farsa.

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A Bologna, la sua amata città, una delegazione di attivisti Amnesty International è scesa a manifestare per reclamare il suo diritto allo studio. In Piazza Verdi era presente anche la vicesindaca Emily Clancy: "Dobbiamo dare una risposta forte. Non ci fermeremo finche Patrick non potrà tornare in città per terminare gli studi e laurearsi". "Ogni volta che il regime rinvierà l'udienza la nostra risposta sarà forte - prosegue - è fondamentale mantenere l'attenzione alta".

Una giovane attivista al microfono ricorda che la tortura, dopo 21 mesi di ingiusta detenzione, continua anche psicologiamente. Tutt'ora Patrick vive con l'angoscia dei rinvii delle sue udienze, e ad oggi non sa quantro potrà tornare nella sua "seconda casa". Interviene anche la sua professoressa: "Non vogliamo che la sua storia, come quella di tanti altri prigionieri di coscienza venga dimenticata".

"In Egitto sono oltre 60.000 le persone in prigione per le loro idee: non devono diventare solo numeri". Poi legge il messaggio che Patrick ha mandato "Dal primo giorno siete scesi in piazza per me (riferendosi alla popolazione), questo manda un forte messaggio su come la città di Bologna abbia a cuore i diritti umani". Zaki nonostante le difficoltà non si arrende, continua a partecipare attivamente alla difesa dei diritti umani e a studiare.

Il rettorato tornerà a rimpirsi delle ormai celebri sagome che raffigurano un Patrick sorridente. Per i 90.000 studenti dell'Alma Mater, lo studente egiziano è un collega che manca.

 

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