Violentata dal branco a Bologna: "Anche femmine nel gruppo? Stesse carenze educative"

Angelo Fioritti, psichiatra e presidente del Collegio nazionale dei Dipartimenti di Salute mentale

La ragazza è stata costretta a subire atti sessuali mentre veniva filmata (foto di repertorio)

La ragazza è stata costretta a subire atti sessuali mentre veniva filmata (foto di repertorio)

Bologna, 7 aprile 2023 – Una ragazzina di 15 anni costretta a subire violenza sessuale da parte di un gruppo di coetanei non solo maschi, ma anche femmine. Chiediamo ad Angelo Fioritti, psichiatra e presidente del Collegio nazionale dei Dipartimenti di Salute mentale, una riflessione sull’accaduto.

Assistiamo a queste violenze di gruppo tra minori in modo sempre più frequente. Cosa sta succedendo?

"Vorrei fare una premessa doverosa: si tratta di fenomeni a carattere psico-sociale dove non è presente una psico-patologia e che riguardano meccanismi di sviluppo anche della sfera sessuale. Vero è che c’è un’attenzione maggiore a questi fenomeni. Detto questo, non c’è dubbio che sta diventando una modalità ripetitiva di consumo della violenza".

Può spiegare meglio?

"C’è una banalizzazione dell’atto, una mancata comprensione della gravità di quello che si sta facendo. Molte volte anche perché c’è di mezzo l’abuso di alcol che non aiuta certamente il livello di lucidità. Né in chi commette violenza né in chi la subisce".

Perché accade questo?

"Sicuramente sono venute a mancare figure di riferimento che erano proprie delle famiglie di tipo allargato, nonni, fratelli o sorelle maggiori, zii: adesso ci sono solo i genitori, molte volte a corto di tempo per i figli a causa del lavoro, mentre c’è una sovrabbondanza di sistemi visivi, dai video ai film porno".

La presenza di ragazze nel gruppo cosa le fa pensare?

"Questo non è così frequente. La violenza è più di tipo maschile, ma bisogna anche dire che i riferimenti nei processi di socializzazione sono gli stessi dei maschi, quindi vengono meno le barriere tra i generi. Mentre possiamo dire che questo tipo di violenza è trasversale in tutti i gruppi sociali: accadono ovunque, non solo nelle periferie degradate. Il punto cruciale è la carenza educativa, quindi il gruppo diventa predominante e ci si spalleggia a vicenda".

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