
di Paolo Rosato
Andrea De Maria, parlamentare del Pd, hanno fatto rumore gli addii al partito in Liguria, la segretaria Elly Schlein è finita sotto accusa. Cosa ne pensa?
"Mi ha fatto piacere che ieri Elly abbia sottolineato da Ravenna il carattere plurale e inclusivo del Pd. Negli anni della segreteria Renzi io ho sostenuto nei congressi prima Cuperlo, poi Orlando. Ho sempre pensato che fosse nel Pd che ci si doveva confrontare e ho sempre lavorato per l’unità. Non condivisi la scelta di chi uscì, e ancora di più contrastai chi si dichiarò contento di quegli abbandoni. Per me lo stesso discorso vale oggi".
Un esempio storico è quello di Pierluigi Bersani, rientrato.
"Sbaglia chi esce. Ma non si possono trattare con sufficienza le ragioni di chi non si sente più a casa. La forza del Pd è unire le grandi culture riformiste e progressiste che avevano condiviso l’ esperienza dell’ Ulivo. Bisogna allargare, non escludere. Per quanto riguarda Bersani, sono molto contento che chi era uscito dal Pd nella fase della segreteria Renzi sia rientrato, sono compagni di grande valore".
C’è lo stesso rischio qui a Bologna, che si perdano pezzi?
"Io non credo. Oggi il Pd di Bologna è un esempio positivo di come si può fare unità e sintesi. A partire dal lavoro di Federica Mazzoni, la segretaria, e di Matteo Meogrossi, il vicesegretario. Nel sostegno prima di tutto della buona amministrazione di Lepore e dei nostri sindaci".
Veniamo all’ipotetico terzo mandato in Regione per l’attuale governatore, Stefano Bonaccini. Lepore l’altra sera alla Festa dell’Unità ha frenato.
"Credo che non abbia senso discutere ora su chi candidare nel 2025. Se ne parlerà al momento giusto. Certo posso dire due cose. Che Bonaccini e la sua giunta stanno lavorando molto bene. E che tanti amministratori locali, militanti del Pd, imprenditori, lavoratori, cittadini mi chiedono di convincere Stefano a fare il terzo mandato. Perché lo considerano una garanzia per la ricostruzione della Romagna e la figura più forte per battere la destra".
Lepore ha anche lanciato qualche stilettata alle politiche regionali, dall’ambiente fino alla casa. Se l’aspettava?
"C’è da sempre un’ottima collaborazione tra Comune, Città metro e Regione. Il confronto si farà in sede istituzionale e si troveranno i giusti punti di equilibrio".
Galeazzo Bignami, attuale viceministro ai Trasporti del governo Meloni è stato duramente attaccato da Lepore sempre alla Festa. Poi Bignami ha risposto: ‘Non mi vergogno di nulla: io sta tra la gente, voi nei Palazzi e poi perdete’.
"Per quanto mi riguarda non è certo un problema se Bignami sta, come ha detto, fra la gente o se partecipa alleiniziative del proprio partito. Il punto è come diversi esponenti del governo e del centrodestra, fra cui Bignami, hanno affrontato e affrontano il tema della alluvione. Il governo non ha mantenuto le promesse fatte ai cittadini e alle imprese. Ha agito in ritardo e in modo gravemente insufficiente".
Sta con Lepore quindi, anche secondo lei troppa propaganda in vista delle Regionali?
"Sì, è inaccettabile. Le istituzioni devono fare squadra più che mai in situazioni drammatiche come questa. Come hanno sempre fatto Stefano Bonaccini, Irene Priolo, tutta la giunta regionale e i sindaci dei territori colpiti".
