Andrea Tonelli lascia la lista civica:: "Non sostengo chi si schiera col Pd"

Lo storico fondatore e, per quattro legislature, consigliere di opposizione critica le scelte fatte "Non posso accettare nella nostra coalizione una gran parte del gruppo dirigente dei ’ribelli’ dem".

Andrea Tonelli lascia la lista civica:: "Non sostengo chi si schiera col Pd"

Andrea Tonelli lascia la lista civica:: "Non sostengo chi si schiera col Pd"

"Non posso sostenere un candidato schierato col Pd". Com’è nel suo stile diretto anche mentre comunica la sua uscita dalla Lista civica Casalecchio di Reno Andrea Tonelli va direttamente al cuore del problema. E così, con poche righe di congedo, lo storico consigliere della Lista civica che per quattro legislature ha rappresentato l’opposizione senza bandiere di partito ha annunciato il suo dissenso e la sua uscita dalla lista che ha contribuito a fondare vent’anni fa, quando il leader era Giovanni Bergonzoni. Da allora molta acqua è passata sotto il ponte di Reno, ma il drappello civico pur con accenti diversi si è distinta per una serie di battaglie combattute al di fuori degli schieramenti tradizionali.

"Dopo vent’anni, nonostante sia stato uno dei fondatori della Lista civica mi vedo costretto a lasciarla", ha scritto domenica sera Tonelli nel suo profilo social prima di passare a criticare la ‘grande goccia’ che ha fatto traboccare un vaso nel quale da tempo le acque non erano più limpide.

"Purtroppo le scelte fatte per questa tornata elettorale non mi convincono: aver accettato nella nostra coalizione una grande parte del gruppo dirigente del Pd e una lista alleata al Pd, quando nelle ultime legislature abbiamo fatto un’opposizione ferma e responsabile ed avere un candidato sindaco che dichiara pubblicamente che alle elezioni europee voterà Pd, mi ha fatto prendere questa decisione".

Dopo la scomparsa di Bergonzoni e la leadership di Bruno Cevenini, attuale capogruppo, Tonelli non aveva nascosto l’ambizione di essere lui stesso il candidato sindaco. Ma prima l’ipotesi Zanella e poi la decisione di sostenere la candidatura di Dario Braga con Azione e i Girasoli, lo avevano visto allontanarsi da un gruppo che nell’ultima tornata elettorale aveva superato l’8% di consensi. Quando poi nella coalizione a sostegno di Braga sono entrati anche gli ‘eretici’ del Pd, e la lista di sinistra guidata dal vicesindaco Massimo Masetti, Tonelli ha capito che per lui e il suo modo di intendere il civismo non ci sarebbe stato più alcuno spazio. "Ricordo a tutti che noi siamo nati per essere una forza politica alternativa a coloro che hanno sempre governato la città", ha detto nel suo congedo senza però escludere che lo si possa rivedere sotto altre insegne, a lui più congeniali.

Gabriele Mignardi