Anna Majani morta: addio alla regina del cioccolato

L’imprenditrice, vicepresidente dell’azienda di famiglia, si è spenta domenica a 85 anni. La segretaria: "Non la dimenticheremo"

Anna Majani è morta a 85 anni

Anna Majani è morta a 85 anni

Bologna, 2 marzo 2021 - Addio ad Anna Majani, la regina del cioccolato. L’imprenditrice, 85 anni, si è spenta domenica a causa di complicazioni da Covid. Era vicepresidente della Majani, la più antica fabbrica cioccolatiera d’Italia, nota nel mondo per la Scorza, il Cremino Fiat, il tortellino di cioccolato. Fu fondata nel 1796 da Francesco Majani, che aprì in vicolo Colombina il ‘Laboratorio delle cose dolci’. "È l’azienda di famiglia da sette generazioni. Siamo un caso unico", ricordava con orgoglio Anna Majani. Che ha lavorato tutta la vita in azienda – dove entrò appena diciottenne – con entusiasmo ed energia. "Perché – diceva – bisogna cercare costantemente di essere all’altezza della propria storia". Nella sede della Majani, a Crespellano, i telefoni non smettono di suonare. Cristina, la segretaria personale della ‘Signorina’ (così tutti chiamavano Anna, in azienda), risponde con cortesia. "C’è tanta commozione, tanto stupore", commenta Cristina.

"Arrivederci Signorina... rimarrà sempre nei nostri cuori!" , è il ricordo dei dipendenti sulla pagina Facebook della Majani. "L’azienda per lei era tutto", racconta Cristina. E ricorda "l’energia, la passione, la determinazione e la disciplina" che la Majani metteva, da sempre, nel suo lavoro. "Non la dimenticheremo". "Era una donna con un’idea bella di come si fa azienda: con il rispetto per chi lavora per te e il rispetto del cliente", commenta addolorato l’ex sindaco Sergio Cofferati, amico di famiglia dei Majani. "Con Anna ci eravamo sentiti dieci giorni fa, stava bene. La nostra era un’amicizia vera. Nei passaggi difficili della vita ci siamo sempre confortati a vicenda. Anna è stata davvero una bella figura per Bologna".

Donna di forte personalità, con una memoria prodigiosa, Anna Majani affermava di avere ereditato dal padre Francesco, un uomo all’antica, "l’educazione, il senso dell’onore, della lealtà, cose oggi rare e inacquistabili". Oltre all’azienda, la Majani aveva due passioni: il teatro ("il mio grande amore, fin da ragazzina") e la musica. Conosceva vita, morte e miracoli di registi e attori. Di alcuni – su tutti Pier Luigi Pizzi e Giuliana Lojodice – era grande amica: Gabriele Lavia, Umberto Orsini, Massimo Popolizio, Milena Vukotic, Aroldo Tieri, Giulia Lazzarini. Studentessa di pianoforte da bambina ("ho avuto come maestro uno dei tre fratelli Arcangeli, Nino") la Majani è stata membro del cda del Teatro Comunale e sostenitrice di tutte le associazioni musicali cittadine. In città erano notissimi – e ambitissimi – i suoi ‘salotti musicali’ e i ‘dopo teatro’, con parterre di artisti, imprenditori e politici. E anche la politica è stata una parentesi nella vita di Anna Majani: a inizio degli anni Duemilia venne eletta, per l’Ulivo, in consiglio regionale .

Grand’Ufficiale al merito della Repubblica, la Majani era Medaglia d’Argento dell’Hospitalitè-Lourdes. Andò a Lourdes per la prima volta nel 1963, con l’Unitalsi, come barelliera; divenne membro italiano del consiglio di giunta dell’Hospitalité Notre Dame de Lourdes . "Quando si torna a casa dopo un’esperienza con i malati – ricordava –, si smette di lamentarsi dei propri piccoli, spesso insignificanti, problemi personali".

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