Ansalone: "Il vento di Fd’I è arrivato pure qui"

Candidata alla Camera, sfodera ottimismo: "La sinistra che riesuma lo spettro del fascismo è folle. Ho 29 anni, parlo di futuro e programmi"

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"Ormai non esistono più le roccaforti rosse, ogni collegio è contendibile. Lo slancio per Fratelli d’Italia lo vedo anche qui, a Bologna. Sappiamo che non si tratta di una sfida semplice, ma sarebbe un cambio di passo notevole per la nostra città".

Dalila Ansalone, 29 anni, corre nel collegio uninominale della Camera per Fratelli d’Italia.

I suoi avversari sono l’ex sindaco Virginio Merola e due donne: Naike Gruppioni del Terzo Polo e Marzia Calzoni del M5s. Non teme lo scontro?

"No perché faccio parte di una squadra la cui forza sta nelle sue idee. Abbiamo soluzioni e vogliamo metterle in pratica. Dall’altra parte vedo immobilismo e scuse. Hanno governato quasi ininterrottamente negli ultimi dieci anni e non hanno risolto i problemi degli Italiani. Il centrodestra e Giorgia Meloni hanno deciso di puntare qui a Bologna su una giovane donna che sceglie di guardare al futuro con speranza. Già questo è un bellissimo messaggio".

Ultima settimana di campagna elettorale: qual è il suo bilancio?

"Nonostante i continui attacchi personali a Giorgia Meloni e le bugie della sinistra, che sporcano e sviliscono questa campagna elettorale, vedo grande entusiasmo. Dal primo giorno ho incentrato la mia campagna elettorale su ascolto e confronto. Ho incontrato tantissime persone, di età e schieramenti diversi. C’è tanta voglia di cambiamento e di tornare ad avere speranza. Per me impegno politico vuole dire combattere per la comunità, sarebbe un onore continuare a farlo con un respiro nazionale".

Da sinistra evocano in caso di vostra vittoria il ritorno al fascismo: che cosa ne pensa?

"Da tempo la sinistra riesuma in campagna elettorale questo spettro immaginario del fascismo cercando di seminare panico. Non solo lo reputo folle, ma anche un autogol che rafforza mancanza di contenuti ed idee.

Ho meno di 30 anni: parliamo di futuro, parliamo di programmí".

In merito ai programmi: quali sono le sue priorità se venisse eletta?

"Subito il taglio degli oneri statali sulle bollette in questo periodo di emergenza e subito aiuti ai cittadini. È necessario un piano che porti l’Italia all’autonomia energetica diversificandone le fonti. Le mie priorità sono il lavoro ed il made in Italy, la sicurezza e l’istruzione. Vogliamo abbattere le imposte alle imprese, solo così si crea lavoro. In questo senso credo sia doveroso rivedere le pensioni, per tanti sono un miraggio. Vogliamo che l’Italia torni protagonista in Europa e nel mondo e vogliamo difenderne il marchio. Il sistema scolastico ed universitario italiano è incancrenito, va rivoluzionato. Vorrei che i cittadini si sentissero sicuri e protetti nella loro città".

Meloni pare non verrà a Bologna: delusa?

"Meloni non è venuta il 15 settembre a Bologna perché impegnata a votare alla Camera il Dl aiuti bis. L’ennesima prova di serietà e coerenza. Ha messo in secondo piano la campagna elettorale per il bene degli Italiani".

Com’è il rapporto con gli alleati: c’è chi dice ci siano divisioni...

"Mi fa sorridere che si parli di divisioni nella coalizione di centrodestra che è unita dal 1994, quando le altre coalizioni sono invece un’accozzaglia di partiti unite tra loro per meri fini elettorali. Il centrodestra ha un programma chiaro e condiviso. Letta ha dichiarato qualche giorno fa che la sua coalizione è solo un accordo elettorale e non di governo, credo che questo sia una presa in giro agli elettori".

Bologna è considerata un collegio (quasi) blindato. O crede che il vento di Fratelli d’Italia sia arrivato anche qua?

"Sappiamo che non si tratta di una sfida semplice, ma sarebbe un cambio di passo notevole per la nostra città. E poi ho iniziato a fare politica a destra dentro all’Università di Bologna, posso dire che le sfide difficili non mi spaventano".

ros. carb.

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