Antonietta Bersani morta, la sorella di Giovanni aveva 90 anni

Il senatore era il più grande di sette figli, lei la minore. Legatissima al fondatore del Cefa, era amica di Giuseppe Fanin

Antonietta Bersani con il fratello Giovanni, il maggiore di sette figli

Antonietta Bersani con il fratello Giovanni, il maggiore di sette figli

Bologna, 21 aprile 2019 – Antonietta Bersani se n’è andata a 90 anni. Era la sorella più piccola di Giovanni, senatore della Democrazia Cristiana e fondatore del Cefa, una delle più importanti personalità del mondo cattolico italiano. Tra i due c’era un legame profondo, consolidato nel tempo: «Era il suo punto di riferimento, anche perché Giovanni non aveva mai avuto modo e tempo di mettere su famiglia», ricorda il figlio Luca Savorani.

I Bersani erano 7 fratelli: Giovanni il più grande, Antonietta la più piccola. I due da subito svilupparono un affetto particolarmente stretto: «Si scambiavano le lettere durante il periodo di guerra e nei decenni dell’impegno con il Cefa in giro per il mondo, spesso capitava che Giovanni suonasse il campanello a tarda notte, di ritorno da qualche viaggio». Il senatore Bersani sapeva che avrebbe trovato a qualsiasi ora un sorriso ospitale, un abbraccio e anche un bel piatto di pasta. Ma anche Antonietta aveva in passato portato avanti un impegno politico: «Quando era più giovane, nel dopoguerra, accompagnò il fratello nei primi comizi politici, che lo portarono in Parlamento nella prima legislatura». Antonietta era anche molto amica di Giuseppe Fanin, il sindacalista delle Acli ucciso da tre militanti del Pci a San Giovanni in Persiceto nel novembre 1948, in uno degli episodi più cruenti della contrapposizione politica all’indomani della fine della Guerra nei nostri territori.

Successivamente, decise di ritirarsi dalla scena pubblica, rimanendo, però, una figura chiave nella sfera privata di Giovanni Bersani e dell’intera famiglia, così come del mondo Cefa dove la conoscevano tutti. Si sposò ed ebbe 4 figli, 3 maschi e una ragazza. «Era una persona che amava la semplicità, l’aspetto distintivo di una famiglia dove l’agiatezza economica non ha contaminato i modi gentili e la generosità nell’offrire agli altri, soprattutto a chi è meno fortunato», l’ha ricordata il figlio Luca durante i funerali alla parrocchia di San Marino di Bentivoglio: «Le diverse persone che nel tempo si sono avvicendate nell’aiutare la mamma nell’accudire noi e per fare le faccende di casa, diventavano parte della famiglia, alle quali ci affezionavamo e mia madre, anche quando non erano più a servizio, andava regolarmente a trovare come si va dagli amici più cari, rapporti che si sono trasferiti anche con i loro figli una volta che sono venute a mancare».

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