Anziani dopo il Covid: stress e paura di uscire

L’allarme lanciato da Marco Domenicali, geriatra e docente di Unibo nel corso dell’ultima giornata del Festival della Scienza Medica

il  Festival della Scienza Medica

il Festival della Scienza Medica

Bologna, 15 maggio 2022 - Il post Covid e gli effetti sugli anziani, tra depressione, stress, paura di uscire, ma anche accentuazione di patologie già esistenti a causa della mancata continuità delle terapie fisiche e del movimento legato alla socialità, che sempre più si rivela come una grande antidoto nel combattere anche il declino cognitivo. Di quelle che dovranno essere le sfide della geriatria dopo la pandemia, nel ha parlato Marco Domenicali, geriatra e docente all’Alma Mater, durante l’ultima giornata del Festival della Scienza Medica che si è tenuto, per tre giorni, in Santa Lucia.

Domenicali ha illustrato, tra le altre cose, un progetto messo in piedi proprio durante l’ondata Covid nel comune di Valsamoggia al quale hanno partecipato oltre 500 cittadini che, di loro spontanea volontà, hanno telefonato al numero verde di supporto. Chiamate che hanno messo in luce come emergessero problemi legati proprio alla scarsa socialità e movimento, che andavano dai disturbi gastrointestinali al bisogno di compagnia. Naturalmente, di concerto con i medici, è stato fornito loro (o al caregiver) consigli anche sull’alimentazione.

Il devastante impatto della pandemia sulla salute mentale è stata messa in luce, sempre ieri, anche da Giovanni De Girolamo, responsabile dell’Unità Operativa di Psichiatria epidemiologica e valutativa presso l’Ircss Fatebenefratelli di Brescia e Fabrizio Starace, direttore Dipartimento di Salute Mentale dell’Ausl di Modena. Gli studiosi hanno evidenziato come tra i soggetti più colpiti, oltre agli anziani, ci siano giovani donne e adolescenti, nei quali sono aumentati in misura allarmante i suicidi, i tentativi (di suicidio) e gli atti autolesionistici. E di come, a livello generale, nel dopo Covid si registri un aumento delle patologie psichiatriche.

La tre giorni del Festival, ideato dal professor Fabio Roversi-Monaco ha riscontrato un grande successo, non solo per il suo ritorno in presenza (sempre molte le persone presenti in Santa Lucia), ma anche per il grande ascolto registrato attraverso il live streaming: oltre 450mila sulla piattaforma online da tutta Italia, ma anche da Stati Uniti, Francia, Spagna, Germania, Romania, Russia, Svezia, Regno Unito, Canada e Argentina. Roversi-Monaco ha poi voluto sottolineare come il ritorno in presenza sia stato "un ulteriore elemento di grande soddisfazione: osservare i volti della platea eterogenea, composta da specialisti, comuni cittadini e soprattutto giovani, ci ha permesso di valorizzare nuovamente il rapporto umano che tanto ci è mancato in questi ultimi anni di pandemia".

 

 

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