Una app per perdersi e ritrovarsi a Istanbul

È di un bolognese, come orientarsi nel Grand Bazaar turco

Roberto Condello, albergatore, 44 anni, realizza app per passione

Roberto Condello, albergatore, 44 anni, realizza app per passione

Bologna, 9 marzo 2015 - Se ci si perde al Grand Bazaar di Istanbul, il mercato più grande del mondo, e non si trovano più le uscite, ora non sarà più un problema: Roberto Condello, albergatore bolognese di 44 anni, programmatore per passione, dopo essersi trovato proprio in questa situazione ha deciso di creare l’applicazione per iTunes e Android ‘Grand Bazaar’, che può aiutare i visitatori a destreggiarsi per quella che è anche una delle attrazioni più visitate al mondo.

Condello, qual è la storia del suo ‘Grand Bazaar’?

«È proprio una bella storia, ma ci vuole una premessa: il Grand Bazaar è il più grande mercato al mondo e ogni anno è visitato da circa 91 milioni di persone, con una media quindi di 300 mila frequentatori al giorno. Ci sono 4600 negozi e ‘soltanto’ venticinque uscite: si pensi a come mi sono sentito io quando, ormai due anni e mezzo fa, durante la mia prima vacanza a Istanbul, mi ci sono perso e non sapevo più dove mi trovavo. È stato allora, vagando nel Bazaar, che ho pensato di creare un’app che guidasse i turisti, tra cui tantissimi italiani, all’interno del mercato».

Passare dall’idea alla creazione dell’app vera e propria non dev’essere stato semplice.

«No, infatti mi sono scontrato con moltissimi problemi, primo fra tutti il fatto che all’interno del Bazaar il gps non prende e quindi cercare di localizzare il cellulare dell’eventuale utente sembrava impossibile. Alla fine abbiamo risolto installando nel mercato, per cablarlo, quasi 600 dispositivi bluetooth, così ora non solo ogni utente può individuare la propria posizione centimetro per centimetro, ma sono segnalati anche ciascuno dei negozi, le uscite, i bagni, i bancomat, la polizia e le infermerie».

Ha fatto tutto da solo?

«Sarebbe stato impossibile arrivare a questo punto senza le mie due preziose socie, Gizem ed Elif, che sono un’ingegnere e un’architetto e si sono prese cura dello sviluppo dell’applicazione e di tutta la parte grafica. Ora abbiamo anche un dipendente, Baris, che è un esperto di marketing online. La nostra app è in circolazione da soltanto un mese ed è già un successo strepitoso: ha superato gli 11 mila download. È una soddisfazione enorme, anche perché in questa avventura ho investito 200 mila euro, quasi tutti i miei risparmi».

E quali saranno gli step futuri?

«A breve l’app sarà disponibile anche per Windows, ma il prossimo passo veramente importante sarà quello di entrare nell’e-commerce, cioè dare all’utente la possibilità di acquistare tramite l’app i prodotti dei negozi del Bazaar, che gli verranno poi recapitati direttamente a domicilio».

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