Ausl Bologna sanzionata dall'Anticorruzione. Appalto a ente no profit

Il direttore amministrativo Ferro: "Osserveremo la raccomandazione per il futuro e stiamo valutando se annullare il provvedimento"

Paolo Bordon

Paolo Bordon

Bologna, 8 maggio 2022 - Un ostacolo sul nuovo percorso di accreditamento ‘di eccellenza’ dell’Ausl. Nel sito dell’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione, si legge: "Azienda sanitaria di Bologna, violato il Codice degli appalti", perché l’Ausl "ha affidato i servizi di consulenza e valutazione della qualità ad ’Accreditation Canada’, ente no profit con sede ad Ottawa, in ’totale’ violazione delle norme del Codice appalti".

L’Anac lo rileva "al termine dell’attività di vigilanza avviata dopo un esposto sul contratto in questione. L’ente canadese infatti ha ottenuto l’appalto al di sopra della soglia di rilevanza comunitaria in forma diretta. L’Autorità ritiene invece che l’Ausl bolognese avrebbe dovuto indire una gara pubblica o ’quantomeno’ una procedura negoziata" e conclude osservando che l’affidamento è avvenuto "in totale disapplicazione del d.lgs. 502016, con conseguente violazione delle norme in materia di contrattualistica pubblica non solo per quanto concerne le procedure di affidamento, ma anche per quanto riguarda, ad esempio, la verifica dei requisiti generali, gli obblighi informativi e di contribuzione all’Autorità, l’acquisizione del Cig". Anac invita l’Ausl bolognese a conformarsi per il futuro al Codice appalti.

"Osserveremo la raccomandazione per il futuro – spiega Giovanni Ferro, direttore amministrativo dell’Ausl – e intanto stiamo ragionando se ritenerla valida da subito, eventualmente annullando il provvedimento adottato a giugno 2021. Nell’arco della prossima settimana la direzione deciderà quale indirizzo assumere. Se ci sono altre conseguenze? Non abbiamo avuto richieste di chiarimenti da parte della magistratura penale".

L’iniziativa con ’Accreditation Canada’, venne presentata lo scorso settembre da Paolo Bordon, direttore generale dell’Ausl, all’Auditorium del Mast: in quell’occasione era stato spiegato che il nuovo iter avrebbe accompagnato l’Azienda di via Castiglione "per i prossimi tre anni verso procedure innovative finalizzate a migliorare la qualità e la sicurezza delle cure nelle strutture ospedaliere e territoriali".

L’Anac osserva ancora che "su richiesta dell’Azienda, ’Accreditation Canada’ ha effettuato uno studio preliminare della realtà bolognese e ha avanzato una proposta di contratto triennale. L’Ausl ha accettato affidando l’incarico all’ente no profit. La spesa prevista è stata definita, per tre anni, in 398.373 euro più l’Iva".

La difesa dell’Ausl nel testo dell’Anticorruzione: "L’Azienda ha dichiarato di aver effettuato un’istruttoria all’esito della quale ha ritenuto che l’accreditamento non potesse considerarsi un ’appalto di servizio’. Ha dichiarato inoltre, ’senza peraltro – sottolinea Anac – produrre la relativa documentazione’, di aver effettuato un’indagine di mercato a livello internazionale che ha dimostrato come ’Accreditation Canada’ fosse l’unico soggetto disponibile nel mondo all’accreditamento di un’azienda sanitaria che comprendesse, oltre alla realtà ospedaliera, anche il territorio".

 

 

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