Via libera all’aumento di capitale da 6 milioni di euro per Bologna Fiere (nella foto, il presidente Gianpiero Calzolari). Ieri l’ok alla delibera in consiglio comunale con 25 voti favorevoli (Pd, Coalizione civica, Matteo Lepore sindaco, Movimento 5 stelle, Anche tu Conti, Verdi) e 9 non votanti (Fratelli d’Italia, Lega, Bologna ci piace, Forza Italia).
"Diamo liquidità a Bologna Fiere per garantire lo sviluppo dell’attività e consolidare la sua leadership per un complessivo aumento di capitale di 20 milioni di euro. Il piano industriale 2022-2026, a cui il cda ha dato l’ok il 7 ottobre 2021, punta a investimenti complessivi di 45,6 milioni e alla ricostruzione di un padiglione aggiuntivo per ospitare le fiere", spiega l’assessora al Bilancio Roberta Li Calzi, sottolineando come in un secondo tempo, poi, la società perfezionerà l’operazione di conferimento delle aree e degli immobili di proprietà comunale.
Polemiche, comunque, dalle opposizioni, in primis con il consigliere di Fratelli d’Italia Felice Caracciolo che ha contestato l’aumento di capitale per rivitalizzare la società: "Questo delibera tampona solo una crisi, ma non la risolve. Il nostro compito è risolvere la crisi, non tamponarla...".
Ma le scintille non ci sono state solo nel merito della delibera sulla fiera. Tant’è che il consiglio si è dovuto interrompere per la protesta dell’Sgb che a Palazzo d’Accursio: i delegati del sindacato di base hanno esposto in aula alcuni cartelli e uno striscione che chiamava direttamente in causa il sindaco e la sua vice, Emily Clancy, aggiungendo "basta demagogia".
Questo perché, così spiega Sgb, la Giunta "vieta l’assemblea ai lavoratori che venerdì sciopereranno contro la guerra". Dopo la sospensione del Consiglio, alcuni manifestanti hanno incontrato la vicesindaca Emily Clancy e il direttore Valerio Montalto.
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