Armato nella Rsa: "Voglio morire con mia moglie"

Ottantenne fa irruzione con una Smith & Wesson nella struttura in cui è ricoverata la donna malata.

Armato nella Rsa: "Voglio morire con mia moglie"
Armato nella Rsa: "Voglio morire con mia moglie"

La moglie è malata e lui, solo e sconfortato, entra armato nella casa di riposo per ucciderla e poi porre fine alla sua vita. Poteva essere l’ennesima tragedia della solitudine quella che è stata, per fortuna, sventata nella mattinata del 13 settembre dai carabinieri della Compagnia di Molinella. Protagonista di questa triste vicenda un uomo italiano, ultraottantenne, senza precedenti, che è stato denunciato per i reati di porto abusivo di armi, porto di oggetti atti a offendere e omessa custodia di armi. Tutto è iniziato alle 10.55 di mercoledì mattina quando alcuni dipendenti di una Rsa hanno notato che l’anziano, marito di una donna ricoverata nella struttura da parecchio tempo, era nell’androne dell’edificio con alcune armi.

Gli addetti della Rsa hanno, dunque, cercato di parlare con l’uomo, in evidente stato confusionale e armato di pistola e coltello, e hanno chiamato la centrale operativa dei carabinieri al 112. Poco dopo, sul posto, sono arrivate svariate pattuglie di militari. L’anziano è stato invitato a consegnare le armi. Di fronte alla richiesta dei carabinieri, l’uomo ha obbedito, consegnando spontaneamente un revolver marca Smith & Wesson, calibro 38 special, un calibro molto potente, con cinque proiettili nel tamburo e pertanto pronto a fare fuoco. L’uomo ha, poi, consegnato ai militari anche la lama che aveva in tasca. Interpellato dai carabinieri sulla necessità di presentarsi all’interno di una Rsa con una pistola e un coltello, l’anziano ha risposto con sincerità dando voce alla sua tragedia della solitudine.

"Volevo ammazzare mia moglie ricoverata nella struttura e togliermi la vita", ha raccontato l’uomo agli inquirenti, perché preso da un momento di sconforto e solitudine, vivendo da solo in casa, senza figli né parenti. "Mannaggia a voi carabinieri che siete arrivati, altrimenti facevo boom boom, prima a lei e poi a me e finiva tutto. A quest’ora ero già freddo", ha aggiunto. L’anziano è stato ricoverato in una struttura sanitaria per accertamenti. I carabinieri hanno proceduto al sequestro del coltello, del revolver e di altre due pistole vere, semi automatiche, una calibro 6,35 e una calibro 9x21, unitamente ai proiettili che l’uomo deteneva regolarmente, ma non custodiva a norma di legge. Per questo motivo, è stato denunciato anche per l’omessa custodia di armi.

Zoe Pederzini