NICOLETTA TEMPERA
Cronaca

Arrestato l’aggressore di bambine. Ha abusato di una dodicenne. L’aveva seguita all’uscita da scuola

A marzo il trentatreenne ci aveva provato in via San Felice, ma era stato messo in fuga dalle urla della vittima. Il 4 giugno lo ha rifatto, in zona stazione, bloccando la ragazzina in ascensore: adesso è ai domiciliari.

L’uomo è stato arrestato dai carabinieri e messo ai domiciliari col braccialetto. Era già stato identificato dalla polizia

L’uomo è stato arrestato dai carabinieri e messo ai domiciliari col braccialetto. Era già stato identificato dalla polizia

L’ha vista salutare le amichette e trascinarsi il pesante trolley di Barbie carico di libri. E lo ha fatto di nuovo. Questa volta riuscendo ad abusare della sua ‘preda’, una ragazzina di appena 12 anni. Seguita all’uscita da scuola fin dentro al palazzo dove vive. L’uomo lo aveva già fatto pochi mesi fa, in via San Felice, quando aveva aggredito alle spalle un’altra adolescente che stava andando a pranzo dai nonni. L’aveva spinta nell’ascensore, ma lei aveva urlato ed era riuscita a liberarsi dalla morsa dell’orco prima che lui potesse farle ancora più male.

Lo scorso 4 giugno, invece, il bruto ha chiuso la porta dell’ascensore prima che la bambina potesse accorgersi di lui. E non sono bastate le sue urla e il suo pianto disperato a farlo desistere. Quando l’elevatore è arrivato al piano, lui è scappato per le scale. E lei ha chiesto aiuto. L’uomo, un trentatreenne bolognese, è stato arrestato negli scorsi giorni dai carabinieri della stazione Indipendenza, a cui la mamma della vittima si era rivolta subito dopo la violenza. Una violenza troppo simile, per modalità e anche orari, a quella avvenuta lo scorso 10 marzo, su cui stava invece lavorando la Squadra mobile che aveva già identificato l’uomo.

Così i militari dell’Arma hanno velocemente collegato i due episodi e, con l’ausilio della polizia, sono risaliti all’identità dell’aggressore di bambine. Il resto lo hanno fatto le immagini riprese dalla videosorveglianza della via dove abita la giovanissima vittima, in zona di piazza XX Settembre, e la stessa ragazzina, che ascoltata in audizione protetta dal pm, alla presenza di una psicologa, ha riconosciuto il sospettato come l’orco che l’aveva sorpresa nell’ascensore. L’uomo, al di là del caso di via San Felice, per cui, malgrado le evidenti intenzioni, risponde soltanto di violenza privata (i due procedimenti sono separati al momento), non ha precedenti specifici.

Tuttavia, sembra non potersi escludere che abbia agito con un modus operandi ‘abituale’, ossia agganciando le bambine all’uscita dalla scuola e seguendole fino a casa. In entrambe le circostanze ha scelto l’ascensore come luogo dove scatenare i suoi impulsi bestiali. E solo per un caso fortunato, probabilmente, in via San Felice non ha messo le mani addosso alla bambina. Se si esclude il fatto che le abbia tappato la bocca per non farla gridare.

Una volta completati gli accertamenti che hanno portato all’identificazione certa del trentatreenne come autore della violenza del 4 giugno, il pm ha chiesto ed ottenuto dal gip una misura cautelare: l’uomo è stato fermato venerdì scorso e messo ai domiciliari con il braccialetto elettronico. Quando si è trovato i carabinieri alla porta, non ha detto una parola.